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Regali e ticket per giostre e giochi donati dal Rotary Palermo Montepellegrino a favore di bambini bisognosi

«Donare un sorriso non è semplicemente un impegno, è un piacere che ti illumina il cuore» ha commentato il presidente del club Filippo Cuccia

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PalermoToday

«Non ci sono periodi dell’anno deputati al bene. Ogni momento dovrebbe imporci di avere maggiore attenzione per chi ha bisogno di noi, di un sorriso, d’una carezza, di un’attenzione particolare; anche, talvolta, come in questo caso, di un simbolo» ha premesso il presidente del Rotary Club Palermo Montepellegrino Filippo Cuccia, dando il via, presso la Parrocchia Maria Santissima delle Grazie, in corso dei Mille, alla presenza del Parroco Don Ugo Di Marco e del vice sindaco Fabio Giambrone (la cui sensibilità e la cui umanità è riconosciuta non solamente da chi lo conosce profondamente e sinceramente), alla festa dedicata ai bambini del quartiere Roccella di Palermo. Un momento per porre attenzione alle necessità di un quartiere e dei tantissimi bambini che lo abitano. La stessa presenza del vice sindaco Fabio Giambrone suggella la rilevanza dell'evento in una città che ha fatto dell'accoglienza, della solidarietà, dell'attenzione al prossimo, il suo principale impegno.

Regali e spettacoli offerti grazie alla sensibilità di due sponsor: Euromania della Famiglia Corvaja e la Famiglia Carbocci. La prima ha regalato al club oltre cento giocattoli; la seconda titolare di giostre, ha regalato 300 ticket destinati ai bambini da utilizzare nei loro impianti della città. Il tutto e stato realizzato con la collaborazione dei volontari della parrocchia che, con molta pazienza, hanno intrattenuto, con allegria e amorevolezza, quasi cento bambini presenti al grandioso evento. «Donare un sorriso non è semplicemente un impegno, è un piacere che ti illumina il cuore» ha commentato il presidente del club Filippo Cuccia. «Nella maggior parte dei casi il regalo è un mero oggetto: può costare molto oppure poco, ma è senza emozione, anche quando intende colmare un affetto che non si dimostra nella frenesia della quotidianità. Donare, come lo hanno fatto gli sponsor, a cui va il nostro principale grazie, come lo fa il Rotary, ovunque nel mondo, è dare nel senso più profondo: significa offrire qualcosa che parli del proprio affetto. Il dono è offerto in modo incondizionato, senza sentire di dovere qualcosa e senza pretendere nulla. Si dona se stessi, anche se simbolicamente tramite un oggetto.

Il dono non mira ad omaggiare qualcuno, come nel caso del regalo; il dono nasce dal riconoscere i propri sentimenti verso qualcuno e dalla volontà di dimostrarli. Il dono non si fa perché è Natale o il compleanno, si fa perché si ama qualcuno e non si desidera ricevere nulla in cambio. Allora non importa il valore economico del dono, ma il sentimento che è in grado di trasmettere. Noi, mi auguro di cuore, d’avere trasmesso, a tutti i presenti, questo senso profondo dei sentimenti» ha commentato Filippo Cuccia che, in questo anno rotariano, presiede il Club. «In questa società disattenta, è bene educare anche i bambini a fare doni: ai genitori, ai fratellini, agli amici, ai nonni, ai cuginetti… principalmente a chi ha bisogno, a chi è solo, a chi non ha nulla nella vita. Insegnare che non vale tanto ciò che si dona, ma l’amore con cui viene donato. Perciò anche il più semplice dei disegni donato è un prezioso dono e come tale va accolto, “festeggiato” e conservato: è il bimbo che ci dona se stesso! Impariamo, sempre, a donare noi stessi, senza clamori particolari» ha ricordato Filippo Cuccia, concludendo il suo intervento presso la Parrocchia Maria Santissima delle Grazie, ringraziando, ancora una volta, l'attenzione della città al benessere dei suoi cittadini. 

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