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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Via Francesco Lo Jacono

Recuperato un pezzo della Palermo della Belle Époque: ecco il Villino Messina-Verderame

Sarà acquistato dalla Regione. Siamo in via Lo Jacono, a due passi da via Notarbartolo, vicino all'albero Falcone. La proposta del Movimento 5 Stelle: "Istituire spazio espositivo del Liberty a Palermo"

Uno spazio espositivo permanente del Liberty siciliano a Palermo. E' la proposta del gruppo parlamentare del M5S all'Ars, che ha depositato un ordine del giorno, prima firmataria Roberta Schillaci, dopo il via libera alla finanziaria, che consentirà alla Regione di acquistare Villino Messina-Verderame, in via Lo Jacono, vicino all'albero Falcone. Lo storico immobile, infatti, rappresenta uno degli ultimi esempi di Liberty palermitano 'risparmiato' dalle bombe, e dalle ruspe del sacco di Palermo degli anni '70, in quell'area della città, una serie di costruzioni che posero fine alla Belle Epoque amata da Donna Franca Florio per far posto all'era del cemento armato.

L'ordine del giorno impegna il Governo e l'assessorato regionale ai Beni culturali a 'trasformare' Villino Messina-Verderame, in zona Notarbartolo, in uno spazio espositivo permanente dedicato al Liberty siciliano, a mostre d'arte e d'architettura. "Questo ordine del giorno - dice Schillaci - è stato presentato per evitare che villino Messina-Verderame, un esempio d'art nouveau, progettato dall'architetto Salvatore Benfratello, allievo del Basile, venga destinato a uffici, come già avvenuto in passato. Vorremmo che il Governo lo adibisse a spazio espositivo, rendendolo così fruibile al pubblico. 

Il M5S da tempo immagina la creazione di un percorso Liberty palermitano, che consenta ai turisti di visitare con un unico ticket i gioielli dell'art-nouveau: dal Villino Ida, al Favaloro, passando per il Villino Florio, per citarne qualcuno. Evitiamo un ulteriore sacco di Palermo, adibendo un immobile di inestimabile valore ad ufficio".

Il Villino Messina Verderame è stato costruito dai  fratelli Antonino e Baldassare Messina e progettato dall'architetto Salvatore Benfratello nel 1915 , in via Lo Jacono 9, di fronte a Villa Pottino che fa angolo con via Notarbartolo. Una torretta esagonale con tetto a piramide col suo parafulmine con il suo piccolo giardinetto affacciato sulla strada. Fino al 1965 fu abitato dall'avvocato Franz Feo. La proprietà passò alla caserma dei carabinieri. Ma dagli anni Ottanta la struttura è stata abbandonata. Condannata al degrado nell'indifferenza di tutti con crepe e spaccature sui prospetti posteriori a rischio crollo, i graffiti dei writers, una montagna di guano di piccioni all'interno. Adesso però l'edifico è stato acquistato dalla Regione. E Palermo rispolvera un vecchio gioiello dimenticato.

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