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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Un altro (triste) primato: Palermo capitale del rumore in strada

Uno studio ha misurato il livello dei decibel nelle città italiane. Nel capoluogo siciliano è frastuono da record. Gli effetti? Nervosismo, funzione uditiva a rischio e perfino probabilità maggiore di ictus

Palermo capitale del rumore in strada. Ennesimo (triste) primato per il capoluogo siciliano. Automobili e motorini, clacson, sirene e mezzi pubblici producono 82,2 decibel (dB) al giorno, secondo la media nazionale, e i picchi registrati a Palermo superano anche la soglia di guardia degli 85 dB, avvicinandosi pericolosamente al limite dei 90 dB, indicato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) come soglia critica per evitare danni all’udito. Un vero frastuono che alimenta il nervosismo delle persone più esposte al rumore del traffico (+7 punti percentuali rispetto ai meno esposti), provoca disturbi del sonno (+4 pp) e fa venire il mal di testa (+6 pp), oltre a mettere a rischio, nel tempo, la funzione uditiva (+11 pp).

In occasione della European Mobility Week, Amplifon ha misurato il livello dei decibel nelle strade di 20 città italiane: il triste primato di “capitale del rumore da traffico” va a Palermo, che nella fascia oraria tra le 12 e le 14 raggiunge i 92,6 dB, seguita da Firenze (88,6 dB),Torino (86,8 dB), Milano (86,4 dB), Roma (86 dB), Bologna (85 dB) e Napoli (84,7 dB). Le strade relativamente più “silenziose” si trovano invece a Catanzaro (75 dB), Bari (75,2 dB) e Potenza (75,6 dB). Valori preoccupanti se si considera che vivere in zone dove il rumore del traffico stradale supera i 60 dB si associa a un incremento della mortalità del 4%, a una probabilità di ictus maggiore del 5% e, curiosamente, anche a un aumento dell’obesità.

Gli esperti suggeriscono di puntare sui mezzi di trasporto elettrici, sull’asfalto insonorizzante e su un incremento del verde pubblico per proteggere l’udito dei cittadini e per far diventare più smart e “a misura d’orecchio” le città del futuro. “Il rumore del traffico ha invaso le nostre città e le nostre vite. A questi effetti sono più esposti gli anziani, i bambini, i soggetti che già presentano disturbi dell’udito e della comunicazione”, commenta il professore Guido Conti, Responsabile dell’Unità Operativa di Audiologia dell’Istituto di Clinica ORL, Fondazione Policlinico Universitario Gemelli, Roma. 

È anche possibile tracciare un identikit delle “vittime” del rumore della strada, che sono soprattutto donne (56%) con un’età media di 47 anni, principalmente impiegate e insegnanti (32%). Tra i più esposti al fracasso di auto e motorini anche i pensionati (16%), i freelance (13%) e le casalinghe (11%).  

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