rotate-mobile
Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Anziani picchiati e rapinati in casa, un arresto: è caccia ai complici

Costel Neagu, già detenuto in carcere, si è visto notificare da parte dei carabinieri un nuovo ordine di carcerazione per due violenti assalti messi a segno ad Altavilla. Le indagini proseguono per identificare gli altri membri della banda

Rapina in abitazione, sequestro di persona e ricettazione. Sono le accuse mosse contro Costel Neagu, 28 anni, già detenuto in carcere che oggi si è visto notificare da parte dei carabinieri un nuovo ordine di carcerazione. L'uomo avrebbe fatto parte di una banda specializzata in rapine ai danni di anziani, avvenute nelle loro case.

Le indagini sono state condotte dal sostituto Annadomenica Gallucci e hanno preso il via nel 2013. Gli inquirenti hanno fatto luce su due episodi, avvenuti l’8 agosto e il 21 settembre 2013 ad Altavilla Milicia ai danni di anziani da una banda di 4 malviventi. Il collegamento tra i due assalti è apparso subito evidente. "Gli autori, alcuni dei quali si esprimevano con accento dell’Europa dell’Est mentre altri parlavano con inflessione dialettale palermitana - spiegano i carabinieri - avevano adottato le medesime modalità operative, particolarmente efferate, sempre selezionando le proprie vittime tra  gli anziani che risiedevano nelle frazioni più isolate. Dopo essere penetrati nottetempo nelle abitazioni, travisati con passamontagna, nella prima occasione avevano infatti colpito al volto una 85enne, cagionandole un trauma cranico facciale, mentre nella seconda circostanza avevano addirittura sequestrato una coppia di anziani, lasciata per ore immobilizzata e legata mani e piedi con del nastro adesivo all’interno di una stanza mentre venivano sottratti computer, monili in oro ed un televisore, fino a quando i malcapitati non erano riusciti a liberarsi per chiamare i soccorsi. In secondo luogo, gli autori erano sin da subito apparsi come una banda di 4 membri, organizzata e con compiti ben definiti, che aveva dimostrato perfetta padronanza tecnica nonché dettagliata conoscenza di abitudini, luoghi e frequentazioni delle vittime". 

Gli investigatori sono risaliti a Neagu grazie alle testimonianze e alle immagini riprese dagli impianti di videosorveglianza. Inoltre i militari hanno accertato che l'uomo era in possesso del telefono cellulare rubato nel corso della rapina consumata l’8 agosto. A incastrarlo definitivamente, la comparazione del dna effettuato dai Ris di Messina.

Le indagini proseguono per identificare gli altri membri della banda. In particolare, le indagini si stanno focalizzando sulla figura di un italiano, "perfetto conoscitore dell’area e avrebbe diretto gli altri membri, fornendo loro informazioni cruciali sul territorio e sulle inermi vittime da colpire".
 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Anziani picchiati e rapinati in casa, un arresto: è caccia ai complici

PalermoToday è in caricamento