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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Libertà / Via Giacomo Cusmano

"Era l'incubo degli ascensori": giovani mamme aggredite, preso rapinatore seriale

La polizia ha identificato l’autore di una lunga sequenza di colpi, tutti commessi in centro ai danni di giovani donne, colte di sorpresa mentre stavano rincasando. In manette è finito un pregiudicato bagherese

Era diventato l'"incubo degli androni". La polizia ha identificato l’autore di una lunga sequenza di rapine, tutte commesse ai danni di giovani donne, colte di sorpresa in ascensore, mentre stavano rincasando. In manette è finito Rosario Scianna, 49enne pregiudicato bagherese.

"Aspettava le mamme in ascensore, poi le rapinava" | VIDEO

L'uomo è stato preso al termine di indagini condotte dai Falchi della sezione Contrasto al crimine diffuso della Squadra mobile e dai colleghi del commissariato Politeama. L'ordinanza di custodia cautelare in carcere è stata emessa dal Gip del Tribunale di Palermo.

Terrore in ascensore: minaccia mamma e bambina

Rosario SciannaScianna era già arrestato lo scorso 11 aprile, per lo stesso reato. In quell'occasione fu fermato in via De Spuches dopo una aggressione in un palazzo di via Giacomo Cusmano. "Quell’arresto ha consentito - spiegano dalla questura - ha consentito di mettere un freno a una lunga serie di aggressioni che probabilmente il malvivente avrebbe messo ancora a segno ma anche di fornire agli investigatori uno spunto decisivo per la soluzione di una lunga serie di episodi simili registrati nella zona nei giorni precedenti".

La polizia definisce "impressionante" il numero di rapine effettuate da Scianna nel giro di tre mesi: sei. Mentre sono tre quele tentate. "Dal giorno dell’Epifania del 2018 al 10 aprile dello stesso anno - ricostruiscono dalla questura - l’aggressore, in una porzione di territorio circoscritta al centro residenziale di Palermo, dalla stazione Notarbartolo alla via Libertà, adocchiava in strada giovani donne in procinto di rincasare e le seguiva fin dentro l’androne di casa prima e poi in ascensore. Qui proseguiva la sua messinscena per qualche secondo ancora fin quando, giunto ad un piano basso, fingeva di uscire dalla cabina per rientrarvi repentinamente, puntare un taglierino, quasi sempre giallo, alla vittima e farsi consegnare denaro, oggetti personali e monili".

Scianna agiva con sfrontatezza, senza alcun tipo di scrupolo. E in un caso - spiega la polizia - era andato anche oltre, palpeggiando le parti intime delle vittime. E dire che il 49enne era sottoposto alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno a Bagheria. "Non si fermava neanche quando le sue vittime erano con i figli piccoli, circostanza che si è verificata in due rapine. In un caso, la vittima fu proprio una giovane mamma che stava rincasando con il figlio neonato e la circostanza fornì il pretesto a Scianna per entrare con lei in ascensore: il malvivente offrì aiuto per inserire la carrozzina nell’angusta cabina dell’ascensore per poi rapinare la donna".

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