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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Zen

Rapina al tabacchi con pistola, arrestato pregiudicato dello Zen

In manette anche Alessandro Pirrello: era l'ultimo componente ancora libero della banda di palermitani che lo scorso gennaio fu protagonista di una violenta rapina a Termini Imerese. Il tabaccaio fu picchiato con il calcio della pistola

E' stato arrestato anche l'ultimo componente della banda che lo scorso gennaio fu protagonista di una violenta rapina a un tabacchi di Termini Imerese. Si tratta di Alessandro Pirrello, pregiudicato palermitano dello Zen, di 29 anni. E' stato un assalto shock quello messo a segno lo scorso 3 gennaio in via Libertà: le minacce al titolare del tabacchi per riuscire a strappare l’incasso, poi la feroce aggressione.

Pirrello ha fatto irruzione con una pistola giocattolo insieme a Lorenzo Crivello, 34 anni e Antonino Petitto di 29, uno originario del quartiere Zen e uno di Borgo Vecchio, anche loro tutti e due pregiudicati. Pirrello ha agito con il volto coperto: dopo aver minacciato e colpito ripetutamente al volto e alla testa il titolare del tabacchi con il calcio della pistola, si era  impossessato di 1.700 euro e di 974 pacchetti di sigarette. Dopo aver preso il bottino, i tre erano riusciti a fuggire a bordo di una Fiat Uno che è stata poi abbandonata.

Queste le fasi successive all'assalto: a poche centinaia di metri dalla stazione ferroviaria, i tre si erano trovati di fronte gli agenti del commissariato di polizia di Termini. Furono fasi concitate: un poliziotto tentò di bloccare uno dei rapinatori. Poi la colluttazione, con l'agente spinto e scaraventato a terra. Gli altri due abbandonarono la refurtiva strada facendo, scegliendo la fuga a piedi nelle campagne vicine. Poco distante gli agenti trovarono una pistola, un passamontagna, oltre a scaldacollo e giubbotti abbandonati dai fuggitivi. 

Nelle ore successive la polizia era poi riuscita a rintracciare Crivello e Petitto. Il primo fu sorpreso nei pressi della stazione di Termini, mentre tentava di fuggire in treno. Gli agenti riuscirono però a rinoscerlo grazie al colore blu intenso dei suoi occhi. Petitto, invece, era stato bloccato lungo il tratto autostradale della A19, in direzione Palermo, nei pressi del viadotto “Sicilia”, mentre camminava a piedi sulla corsia di emergenza.

Pirrello era invece sfuggito alla cattura. Fino a oggi. A distanza di quattro mesi si chiude dunque il cerchio sulla violenta rapina di gennaio. L’arresto - fanno sapere dalla questura - è maturato nell’ambito di una complessa attività investigativa svolta dai ”Falchi” della Squadra Mobile di Palermo – sezione Contrasto al crimine diffuso, con l’aiuto dei colleghi del commissariato di polizia di Termini Imerese.

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