Rapina al tabacchi con pistola, convalidato l'arresto dei due palermitani
Lorenzo Crivello di 34 anni e Antonino Petitto di 29, uno originario del quartiere Zen e uno di Borgo Vecchio, entrambi pregiudicati, avrebbero ammesso le proprie responsabilità al pm
Sono stati convalidati gli arresti della rapina al tabacchi di Termini Imerese. Un assalto shock: le minacce per riuscire a strappare l’incasso, poi l'aggressione al commerciante, in via Libertà. I malviventi sono entrati in azione incappucciati e armati: uno di loro si è scagliato contro il titolare, Salvatore Vassallo, ferendolo con il calcio di una pistola. Dopo aver preso il bottino, i tre sono riusciti a fuggire a bordo di una Fiat Uno che è stata poi abbandonata. Nelle ore successive la polizia ha arrestato due palermitani: Lorenzo Crivello di 34 anni e Antonino Petitto di 29, uno originario del quartiere Zen e uno di Borgo Vecchio, entrambi pregiudicati. Il bottino? Circa mille euro in denaro contante.
Petitto e Crivello, adesso rinchiusi nel carcere Cavallacci, sono stati interrogati dal pubblico ministero di Termini Imerese a avrebbero ammesso di essere stati tra i tre malviventi che hanno assaltato il tabacchi. Il processo sarà celebrato nei prossimi giorni.
Queste le fasi successive all'assalto: non appena i tre sono usciti dalla tabaccheria, al civico 147, a poche centinaia di metri dalla stazione ferroviaria, i tre si sono trovati di fronte gli agenti del commissariato di polizia di Termini. Sono state fasi concitate: un poliziotto ha tentato di bloccare uno dei rapinatori. Ne è nata una colluttazione, e l'agente è stato spinto e scaraventato a terra. Gli altri due hanno abbandonato la refurtiva strada facendo, scegliendo la fuga a piedi nelle campagne vicine. Poco distantegli agenti hanno trovato una pistola, un passamontagna, oltre a scaldacollo e giubbotti abbandonati dai fuggitivi. Poco dopo Crivello è arrivato alla stazione di Termini Imerese, ma è stato bloccato dalla polizia. Antonino Petitto è stato preso invece in autostrada, nei pressi di un viadotto, mentre cercava di tornare a piedi verso Palermo. Il ventinovenne "passeggiava" sulla corsia d'emergenza. Continuano le indagini per acciuffare anche il terzo complice.