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Cronaca Zisa

Assalta supermercato e farmacia ma lascia una sua impronta: preso rapinatore di 20 anni

Gli è bastata una piccolissima leggerezza, aver sfiorato il bancone a mani nude durante uno dei suoi blitz: grazie a questo dettaglio la polizia ha arrestato Salvatore Di Stefano, della Noce. Lui, insieme ad altri ragazzi, faceva parte di una banda di rampanti rapinatori in carriera

Gli è bastata una piccolissima leggerezza: avere sfiorato il bancone a mani nude durante uno dei suoi assalti, lasciando così un'impronta. E' grazie a questo dettaglio che la polizia ha arrestato Salvatore Di Stefano, 20enne residente alla Noce. Lui, insieme ad altri due ragazzi, faceva parte di una banda di giovanissimi, ma già rapinatori in carriera. A inchiodarlo sono stati gli investigatori della sezione Antirapina della Squadra mobile, insieme ai colleghi del commissariato di polizia Zisa-Borgo Nuovo, al termine di un’articolata attività investigativa. Per Di Stefano è così scattato un provvedimento di custodia cautelare in carcere.

Le immagini dell'assalto con pistola | Video

"Grazie a scrupolosi approfondimenti investigativi - dicono dalla questura - è stato possibile contestare al malvivente due diverse rapine, compiute a distanza di pochi mesi, di cui una portata a termine e l’altra fallita per il tempestivo intervento degli agenti di polizia. La prima risale al tardo pomeriggo del 23 maggio del 2019, quando una nota radio diramata dalla sala operativa ha diffuso la notizia della fuga di due giovani che avevano appena tentato di mettere a segno una rapina ai danni di un supermercato in via Paolo Veronese. Uno dei due ragazzi, ancora minorenne, poi arrestato in flagranza di reato dai poliziotti della Mobile, aveva puntato una pistola contro uno dei cassieri e lo aveva minacciato per farsi consegnare il denaro custodito all’interno della cassa, mentre il complice era rimasto all’esterno a fare da “palo”, attendendolo a bordo di un ciclomotore".

In quella circostanza i dipendenti avevano cercato di opporre resistenza così da scoraggiare il giovane e metterlo in fuga, per poi chiamare le forze dell’ordine: a quel punto è cominciata la ricerca da parte di tutti gli equipaggi delle volanti e dei poliziotti dell’Antirapina. Per acquisire il maggior numero di informazioni alcuni agenti hanno estrapolato le immagini dell'assalto notando dalla visione delle telecamere di videosorveglianza particolari “inconfondibili” dell’abbigliamento indossato da entrambi i malviventi e del modello di pistola, che poi si è rivelata essere un giocattolo, ma utilizzata senza tappo rosso per tentare di compiere la rapina.

"Questi utilissimi elementi - spiegano oggi dalla questura - sono stati quindi condivisi con i colleghi della polizia giudiziaria impegnati per strada che, immediatamente, hanno cominciato a battere i vicoli della Zisa, riuscendo ad individuare lo stesso scooter nero di grossa cilindrata utilizzato poco prima per la fuga, con a bordo due giovani, fortemente somiglianti alle descrizioni diramate. Il giovane fermato subito dopo, di soli 17 anni e di corporatura robusta come quello che nelle immagini, armato di pistola aveva minacciato i dipendenti del supermercato, è stato sottoposto a controllo e perquisizione. E infatti dentro al  borsello gli agenti della Mobile hanno trovato proprio la pistola a salve tipo beretta usata durante l’assalto. I poliziotti hanno continuato a scandagliare gli ambienti criminali, sviluppando ulteriori spunti e riscontri investigativi per trovare il complice. Grazie a questi sforzi, si è così arrivati a identificare Di Stefano, chiamato da tutti con il soprannome “Congo”, il complice del minorenne, rimasto ad attenderlo all’esterno del market".

A Di Stefano, con la stessa ordinanza di custodia cautelare, è stata contestata anche una precedente rapina ai danni di una farmacia del quartiere Zisa, nell’ambito di un filone di indagine seguito dai poliziotti del commissariato Zisa-Borgo Nuovo. In quella circostanza, nel tardo pomeriggio del 12 febbraio del 2019, tre giovani, con il volto coperto e armati di pistola, minacciarono il titolare della farmacia puntandogli contro una pistola per poi farsi consegnare un bottino di 300 euro. Ad incastrare uno dei tre, proprio Di Stefano, è stata una sua grave leggerezza: avere sfiorato il bancone a mani nude. Quel riflesso istintivo è diventato un importante punto di partenza per il Gabinetto Regionale di polizia scientifica, che su quel bancone ha repertato l’impronta di Di Stefano.

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