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Cronaca Ficarazzi

"Squartiamo la direttrice": violenta rapina in banca, arrestato a 17 anni

In manette - per il colpo messo a segno nei mesi scorsi all'Unicredit di Ficarazzi - un pregiudicato palermitano. Un assalto capace di fruttare quasi 4 mila euro (nell'occasione fu rapinato anche un cliente)

Era ricercato per avere rapinato una banca a Ficarazzi. Un ragazzo di 17 anni, pregiudicato palermitano (C.S. le iniziali) è stato arrestato oggi dalla polizia. Gli uomini del commissariato di Bagheria hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del Tribunale dei Minori di Palermo. La violenta rapina  era stata messa a segno nella filiale Unicredit di piazza Aldo Moro.

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Nonostante la giovane età il ragazzino palermitano vanta numerosi precedenti penali, per rapine in particolare e - per questo motivo - aveva già trascorso lunghi periodi di detenzione in carcere. Dopo l’espiazione delle pena per lui era stato disposto, in regime cautelare, il trasferimento in una comunità della provincia di Trapani, dove in realtà non si era mai presentato. Dallo scorso ottobre era stato, inoltre, dichiarato “latitante” dal Tribunale dei Minori e ricercato per la rapina commessa il 22 luglio scorso all'Unicredit di Ficarazzi.

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Ecco le fasi dell'assalto: l'irruzione di due giovani, la minaccia - con un taglierino - a due dipendenti della filiale. Uno dei due ragazzi, il palermitano che è stato arrestato oggi, è entrato in azione a volto scoperto: ha poi afferrato per un braccio un’impiegata, puntandole contro l’arma. Quindi si è impossessato dei soldi nelle casse: 2.700 euro. Pochi attimi dopo anche un cliente è stato rapinato (1.050 euro, ovvero la somma che stava per versare in banca), con la minaccia di  “squartare la direttrice” se non avesse obbedito. Quindi i due si erano dati alla fuga, facendosi accompagnare fino all’uscita da un’impiegata, tenuta costantemente sotto minaccia del taglierino.

Le articolate indagini immediatamente avviate  dai poliziotti hanno consentito di individuare il rapinatore a volto scoperto, grazie alle immagini estrapolate dall’impianto di videosorveglianza della banca e a quelle captate da un altro impianto collocato nei pressi della banca. Decisivi anche  i rilievi effettuati dalla polizia scientifica che hanno permesso di acquisire alcuni frammenti di impronte lasciate dai rapinatori, poi confrontate con quelle già acquisite nella banca dati. Il diciassettenne palermitano è stato così identificato e arrestato.  

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