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Cronaca

M5S: "Rap in esubero, ma il Comune gli appioppa 320 dipendenti Gesip"

Il deputato Cinquestelle alla Camera Riccardo Nuti spara a zero sul piano di salvataggio dei dipendenti della partecipata, che prevede un esodo massiccio verso la società dei rifiuti "che non ha bisogno di nuove braccia"

”La Rap non sa che farsene di nuovo personale, ne ha in eccesso. Lo hanno ammesso i vertici  della municipalizzata in occasione della nostra recente ispezione a Bellolampo.  Ma il Comune che fa? Vuole appioppargli altri 320 dipendenti  Gesip. Se non siamo alla follia, poco ci manca. Ma non fa nulla, tanto, come sempre, pagano i cittadini, con tasse sempre più alte, a fronte di servizi di qualità sempre più bassa”.

Il deputato M5S alla Camera, Riccardo Nuti, spara ad alzo zero sul progetto del Comune, che mira a salvare i dipendenti Gesip dal licenziamento, trasferendoli nelle altre società partecipate, Rap e Amat, in primis.

"La diluizione della Gesip nelle partecipate – afferma Nuti - costerebbe al Comune quasi 30 milioni all’anno. Sarebbe la pietra tombale  sui già comatosi servizi pubblici della città. Trasformare un carrozzone in 3-4 carrozzoni non è accettabile, sopratutto se questi si vogliono pagare con i soldi dei cittadini e se le società d’arrivo non hanno bisogno di nuovo personale.  Se Orlando vuole assicurare una retribuzione al personale Gesip, lo faccia con il suo stipendio e col suo patrimonio. La Gesip ha rappresentato uno dei più grandi scandali di questa città, nato dalle cooperative create da Orlando e foraggiato negli anni successivi da clientele e sprechi inauditi. E tutto in contropartita di servizi pressoché inesistenti".
 
La questione degli esuberi alla Rap era emersa a settembre scorso, in occasione della visita a Bellolampo  di alcuni deputati alla Camera e all’Ars del Movimento 5 Stelle, quando i vertici della municipalizzata misero l’accento sull’aspetto “eccedenze” di personale.
 
“Ci dissero – afferma Nuti - che il precedente trasferimento di nuovo personale alla Rap era stata una manovra  voluta dal Comune, ma che si stava lavorando per razionalizzare gli incarichi per  ridistribuire i compiti.  Un’operazione, quest'ultima,  che, alla luce dell’annunciato arrivo del nuovo mini-esercito, ci ora pare ora ai limiti dell’impossibile, a meno che non si pensi di piazzare un netturbino ogni cento metri e di passare a cera tutti i marciapiedi della città”.

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