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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Brancaccio / Via San Ciro

Altro raid al centro Padre Nostro, il presidente: “Pensiamo di mollare”

Ignoti si sono introdotti nella struttura di Brancaccio fondata da Pino Puglisi portando via persiane e infissi. A maggio erano state rubate diverse attrezzature. Artale: "Altro che ragazzate, dietro c'è qualcosa di più grosso"

Ennesimo raid al centro di accoglienza “Padre Nostro” di Brancaccio, fondato da don Pino Puglisi, il parroco ucciso da Cosa nostra il 15 settembre del 1993. Ignoti, dopo essersi introdotti nella struttura in via San Ciro, hanno portato via le persiane esterne e gli infissi interni. Già a maggio in un'altra incursione ignoti avevano rubato una stampante-fotocopiatore, un decespugliatore, un taglia erba, una cassetta degli attrezzi, materiale di cancelleria, una webcam, e anche lo scudetto del Palermo donato ai bambini dal Palermo Calcio.

“Siamo stanchi di sentirci dire che sono 'ragazzate' – afferma Maurizio Artale, presidente del Centro - perché se è così, questi 'ragazzetti' hanno messo in scacco le forze della polizia e gli inquirenti per 19 anni, perchè ad oggi mai nessuno di loro è stato identificato. Il loro obiettivo, come quello di tanti altri - aggiunge - e' stato, nel tempo, quello di farci stancare, spingerci a gettare la spugna, farci arrendere, sfrattarci da Brancaccio. Non vi nascondo che tante volte ci abbiamo pensato e oggi più che mai”.

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