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Cronaca

Il ministro Pinotti a Palermo per il raduno nazionale dei bersaglieri

Oltre 70 mila bersaglieri sono arrivati in città da ogni parte d'Italia per partecipare al sessantaquattresimo raduno nazionale. "Pur essendo nati a meta dell'Ottocento - ha detto il titolare della Difesa - sono soldati del futuro"

Oltre 70 mila bersaglieri sono arrivati in città da ogni parte d'Italia per partecipare al sessantaquattresimo raduno nazionale, che si chiude oggi. Alle celebrazioni, iniziate lunedì e che si concluderanno nel tardo pomeriggio - anche il ministro della Difesa Roberta Pinotti, il capo di Stato maggiore dell'Esercito Danilo Errico, il presidente nazionale bersaglieri, generale Marcello Cataldi, il prefetto Antonella De Miro e il sindaco Leoluca Orlando. (L'ELENCO DELLE STRADE CHIUSE AL TRAFFICO)

Il generale Errico, decano della specialità dei bersaglieri, nel suo discorso ha sottolineato come i "Fanti Piumati" dal 1858, anno dell'inondazione di Savona, fino all'odierna Operazione "Strade Sicure", contribuiscano "con il loro intervento" a "tutte le emergenze del Paese, risultando essere tra i soldati dell'Esercito più amati dagli italiani".

"Per i bersaglieri - ha detto Pinotti - è una giornata di festa, che ricorda l'esperienza di chi è in servizio e di chi lo è stato. C'è una forza tale nell'esperienza che si fa nelle forze armate che non si dimentica mai. Qui a Palermo abbiamo bersaglieri da tutte le parti d'Italia. I bersaglieri hanno una caratteristica molto moderna, pur essendo nati a metà del'800. Li utilizziamo molto nei teatri operativi delle missioni internazionali. Un tratto distintivo dei bersaglieri è che loro vanno di corsa, sono rapidi e veloci; e questo è un elemento di grande modernità anche oggi: sono soldati del futuro".  Il ministro ha poi rivolto un saluto e un ringraziamento al sesto reggimento bersaglieri di Trapani che tra qualche giorno andranno a proteggere i lavori della diga di Mosul in Iraq.

Per il titolare della Difesa è stata anche l'occasione per affrontare i temi di attualità, come il ritorno in Italia del marò Salvatore Girone. "Oggi - ha detto  - è una giornata ancor più festosa per il ritorno in Italia del marò Girone. Ieri io e il ministro Gentiloni lo abbiamo accolto all'aeroporto di Ciampino. Gli abbiamo portato l'abbraccio di tutto il governo, perché per ottenere questo risultato c'è stato un lavoro corale e silenzioso, perché così doveva essere, ma quotidiano".

"Dopo 58 anni – ha detto Orlando - Palermo torna a vivere l'emozione del raduno nazionale del Bersaglieri, vivendo una giornata di festa aconferma del grande rapporto tra i bersaglieri e la popolazione. La città ha accolto i bersaglieri con straordinario entusiasmo, così come è stato straordinario l'impegno dell'amministrazione comunale per
l'organizzazione di tutti gli eventi”.

Ricordando gli ultimi sbarchi di migranti, Orlando ha anche sottolineato come il raduno si sia svolto "in giorni nei quali anche grazie al grande lavoro svolto dalla Marina e dalla Guardia Costiera, Palermo si conferma città dell'accoglienza e della solidarietà, rinsalsando uno splendido rapporto fra cittadini, istituzioni locali e apparato delle forze armate".

Al termine della manifestazione, passaggio della stecca tra i sindaci di Palermo e Pescara, città dove si terrà il prossimo raduno.

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