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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

"Quel che resta è solo polvere", il romanzo di Giuseppe Oddo

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PalermoToday

Dopo appena quattro mesi in versione ebook auto pubblicata, "Quel che resta è solo polvere", il romanzo d'esordio di Giuseppe Oddo, giunge all'edizione cartacea e lo fa con la prepotenza di una grande storia che ha varcato i confini del digitale e si è imposta all'attenzione del pubblico nella forma classica del libro. Il romanzo narra le vicenda umana e personale del giovane Roberto Corsini, siciliano di Corleone che per sfuggire alle frustrazioni della routine in cui vive ingabbiato dalla pesante personalità dello Zio, ottiene da quest'ultimo il "permesso" per andare a combattere nel nord italia, da ufficiale riservista e convinto nazionalista. Oltre la linea del Po è, infatti, in atto l'ultima fase, che è anche la più cruenta, della guerra di secessione scoppiata dopo che la Padania ha dichiarato l'indipendenza da Roma. Roberto Corsini è convinto di partecipare al secondo Risorgimento ed è altresì certo che la guerra è agli sgoccioli. Con questo calcolo, affronta la spedizione contro i Volontari del Nord sicuro che basterà semplicemente sparare qualche colpo a salve contro un nemico ormai in rotta per prendersi la sua parte di gloria. Giunto a Firenze poche settimane prima del Capodanno ed alla vigilia dell'assalto finale contro Mantova, il giovane Corsini scoprirà a sue spese che la marcia trionfale raccontata dai media è soltanto una incontrollata esplosione di virulenza da entrambi le parti, italiana e padana, che sembrano aver trovato nella guerra e nella violenza il senso della propria vita. Il romanzo, che sembra un film grazie ai continui cambi di scena e ai dialoghi incalzanti, non concede nulla all'immaginazione e si distingue per il linguaggio diretto e l'iperrealismo che spinge la narrazione fino alle estreme conseguenze e a un finale emozionante e disarmante. "Quel che resta è solo polvere" offre al lettore non semplicemente un manifesto realista in una storia di fantapolitica ma probabilmente una risonanza magnetica di un futuro immaginario, dipinto a tinte fosche e privo di speranza, nel quale neanche l'amore perde i suoi connotati di violenza e invece di unire crea divisione, come risultato di una storia impossibile, costantemente sul filo del rasoio. E' il romanzo degli sconfitti e delle miserie umane, che offre una morale e un monito: in guerra non solo gli uomini tirano fuori sempre il peggio e mai il meglio, ma alla fine l'unica categoria di vincitori è quella dei politicanti, mestieranti, prestigiatori e burattinai. E' un romanzo politicamente scorretto ma non si dispiace di esserlo. "Quel che resta è solo polvere" di Giuseppe Oddo è edito da Booksprint Edizioni.

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