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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Capodanno al Primo, il dj Denso: “Serata normale, critiche esagerate”

Il disk jokey replica alla pioggia di proteste arrivate sulla serata di San Silvestro nel locale di via Cavour. "Si è lavorato con ottimi propositi, siamo incappati in un problema di sovraffollamento non per causa nostra"

“Volevamo fare qualcosa di diverso, di nuovo. Ma forse Palermo ancora non è pronta da diversi punti di vista”. Replica così alle polemiche sulla serata di capodanno al Primo Dario Denso, un dj che ha suonato al locale di via Cavour nella notte di San Silvestro. Una “festa da incubo” per molti che vi hanno partecipato, una serata “normale” con qualche “intoppo” per Dario. “Questa storia sta diventando come una barzelletta – afferma Denso – e qualcuno ci sta marciando sopra. Chi ha lavorato per questa serata, dai dj agli organizzatori ai buttafuori, lo ha fatto bene. E’ vero, c’è stato un problema di sovraffollamento, ma non è certo dipeso da chi ha organizzato la serata. Le prevendite erano numerate, e non ho visto numeri di serie che superavano quota duemila. Poi se c’è qualcuno che si è fotocopiato le prevendite o è entrato di straforo la colpa di chi è?”.

Secondo il dj quella del Primo è stata una serata di capodanno come tante altre. “In tutte le feste open bar c’è folla – continua -, qualcuno che si sente male o qualche rissa. E’ una cosa normalissima. Perché ci si scandalizza tanto?”. Anche sulla questione sicurezza sollevata da alcuni ragazzi secondo il dj è tutto ok. "C’erano due uscite di sicurezza - spiega Dario - una nello scantinato e una a pianterreno, che sono state anche utilizzate. Gli uomini della sicurezza cercavano di far rispettare le regole, ma sappiamo bene che a Palermo questo non è sempre possibile. Come dj nè io nè i miei colleghi ci siamo potuti occupare delle norme e della capienza della struttura perchè non ne abbiamo le competenze”.

E pare che in molti si siano pure divertiti. “Nello scantinato dove suonavo io tutto è filato liscio – racconta il dj – e tutti ballavano con il cocktail in mano. Ieri ho ricevuto tantissime chiamate di gente che mi ringraziava dicendo che si era divertita tantissimo. Le stesse persone adesso le vedo che scrivono post polemici su facebook. In tempo di crisi - conclude – penso che i giovani dovrebbero cercare di utilizzare le proprie energie in altro modo”.

Questo invece ciò che scrive su Facebook Nunzio Borino, un altro dj che ha suonato al Primo nella serata di capodanno: “Condivido in pieno le lamentele espresse da tutti coloro che hanno riscontrato problematiche organizzative relative alla serata di ieri al Primo, non potendo che definirmi anch’io una “parte lesa”. Ritrovarsi in un club sovraffollato, senza i sufficienti controlli, riscontrando un alto livello di disorganizzazione e incorrendo infine in una chiusura anticipata di due ore (dunque con una line up sostanzialmente falcidiata del 40%), non è certo ciò che un professionista si augurerebbe per il suo lavoro. Questo per dire che tutti i dj, invitati a suonare il 31 notte, non solo non potevano prevedere che la situazione sfuggisse di mano a tal punto a gestori e organizzatori, ma si ritengono danneggiati e delusi, al pari del pubblico accorso. Si tende purtroppo a imputare indifferentemente a dj, pr, proprietari e direzione artistica colpe e inefficienze… Ma non è così semplice. Inviterei tutti, dunque, a fare chiarezza intorno a ruoli e responsabilità, tenendo presente che in questi casi i soggetti danneggiati sono, oltre ai paganti, anche coloro che si trovano a lavorare in situazioni problematiche come questa".
 

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