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Cronaca Libertà / Via Generale Arimondi Giuseppe

Studenti tra cortei ed occupazioni, delegazione incontra l'assessore

Migliaia di giovani in piazza per la Giornata internazionale dello studente. Dopo qualche momento di tensione di fronte al Cannizzaro, il fronte "drastico" si è riuscito a barricare dentro al liceo scientifico. Evola: "Noi interlocutori per un percorso di partecipazione"

Prosegue l'autunno caldo per scuole e studenti palermitani. Oggi, dopo l'occupazione del Garibaldi e del Basile di pochi giorni fa ed il corteo di giovani organizzato nella mattinata in occasione della "Giornata internazionale dello studente", altri ragazzi si sono barricati dentro al liceo Cannizzaro di via Arimondi. Dopo le proteste l'assessore comunale alla Scuola Barbara Evola ha incontrato una delegazione di universitari e della Rete degli studenti medi. "Con la chiusura delle province siamo l'unico possibile interlocutore per loro".

CANNIZZARO OCCUPATO - Dopo un primo tentativo avvenuto questa mattina, anche il liceo scientifico Stanislao Cannizzaro (o una parte di esso) aderisce alla protesta radicale. A nulla è servito l'intervento del dirigente scolastico, Anna Maria Catalano, che si era barricato insieme ai poliziotti e ad alcuni docenti dentro l'istituto. Un tentativo reso difficoltoso dalle due fazioni interne al liceo, con una folta rappresentanza di studenti che non condivideva le motivazioni e che, dunque, si era mobilitata per impedire qualunque presa di posizione drastica. Dopo attimi di tensione, però, il fronte pro-occupazione è riuscito nel pomeriggio a crearsi un varco per entrare a scuola e "prenderne possesso", aderendo così alla mobilitazione generale contro la riforma Renzi-Giannini.

MANIFESTAZIONE IN PIAZZA - Migliaia di studenti si sono mobilitati per le vie del centro, intonando cori e slogan contro la riforma del Governo, l'ennesima considerata null'altro che un "taglia-taglia". Un serpentone di ragazzi e ragazze (foto in basso), tra i quattordici e i diciannove anni, ha invaso le strade tra rabbia e proteste, organizzando workshop, dibattiti autogestiti e momenti di confronto. "La nostra rivendicazione - spiega Andrea Manerchia, coordinatore della Rete degli Studenti Medi Sicilia - assume una valenza ancora superiore a Palermo. I nostri studenti sono costretti a condurre i propri studi in condizioni precarie, rischiando la vita ogni giorno per la 'mala edilizia', tagliati fuori da un sistema d'istruzione che privilegia chi ha ed esclude chi non ha. Quelli del Premier rimangono spot mediatici, progetti mai portati a termine: bastare ricordare il miliardo e mezzo promesso e da investire sull'edilizia scolastica". Poi l'incontro con l'assessore Evola.

COMUNE INTERLOCUTORE - "In questa fase di vuoto istituzionale creatasi con la chiusura delle Province - ha dichiarato l’assessore Evola - il Comune si trova ad essere l’unico possibile interlocutore di questi ragazzi e in attesa che si realizzi il trasferimento delle competenze come realtà metropolitana non solo non ci sottraiamo al dialogo, ma ci facciamo anche parte attiva per intraprendere un efficace percorso di partecipazione". Le fa eco il sindaco Orlando che, per quanto di propria competenza, vuole farsi "portavoce degli studenti rispetto alle innegabili esigenze della scuola palermitana e rispetto alle posizioni espresse verso provvedimenti normativi che rischiamo di indebolire ulteriormente il sistema scuola". L’assessore Evola, inoltre, ha discusso con gli studenti della possibilità di dar vita ad una Consulta della scuola, chiedendo loro la stesura di un documento che riassuma tutte le richieste e le problematiche più rilevanti di università e scuole palermitane.

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