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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca Tribunali-Castellammare / Piazza Pretoria

Via Calvi, dopo lo sgombero le famiglie protestano al Comune

Dopo l'intervento delle forze dell'ordine per liberare l'edificio occupato da 16 famiglie, un centinaio di persone hanno presidiato piazza Pretoria. Anomalia: "Negli ultimi anni sono stati resi esecutivi più di trentamila sfratti"

Presidiata piazza Pretoria dopo lo sgombero dell'edificio di via Pasquale Calvi. A protestare le famiglie rimaste senza un tetto sopra la testa ed i ragazzi del centro sociale Anomalia. Circa un centinaio di persone fra precari, lavoratori e studenti hanno poi bloccato i Quattro Canti mostrando uno striscione con lo slogan: "Moratoria per gli sfratti e sgomberi subito".

"Le 16 famiglie che occupavano da cinque mesi uno stabile abbandonato da 29 anni - si legge nella nota di Anomalia - sono state buttate fuori ed i loro mobili sequestrati. Da ieri i senza casa sono rimasti in presidio sotto quello che fu in questi mesi il loro tetto non rassegnati a perdere ogni speranza di vivere una vita dignitosa. Questo sgombero, annunciato e di cui molto si era parlato, è arrivato nonostante le famiglie avessero fatto di tutto per provare a restare in quei cinque piani di appartamenti: allacci a luce, acqua e gas regolarmente pagati, Tares (tassa sui rifiuti) pagata e la proposta lanciata direttamente al proprietario di concordare un canone d'affitto ridotto anche in relazione agli importanti lavori di sistemazione degli spazi sostenuti dalle stesse famiglie".

Resta ancora grave l'emergenza abitativa in città. "Negli ultimi anni sono stati resi esecutivi, dati alla mano, più di trentamila sfratti e sgomberi - prosegue la nota - e questi si aggiungono ai record di richieste di alloggi popolari e dei tassi su povertà e disoccupazione. Prima Cammarata e ora Orlando continuano a non occuparsi del problema se non, al contrario, sostenendo la politica di sfratti e sgomberi". "A nostro avviso - afferma Emiliano Spera portavoce del centro sociale Anomalia - serve un cambio radicale che riaffermi la centralità del diritto inalienabile all'abitare, soprattutto in tempi di crisi non possiamo permettere che in silenzio si consumino simili tragedie che invece si potrebbero evitare se solo la politica di palazzo fosse in grado di ragionare davvero sui diritti prioritari dell'uomo che vengono prima di qualsiasi legge piuttosto che limitarsi a tutelare interessi privati convenienti".

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