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Cronaca

Opera Pia Ruffini, protesta in Cattedrale: "43 lavoratori senza stipendi e servizi a rischio chiusura"

L'ente, presieduto dall'arcivescovo Corrado Lorefice, ha un debito di 2,5 milioni. Il vicepresidente della prima circoscrizione Antonio Nicolao: "Auspichiamo un accordo tra le parti nel più breve tempo possibile"

Protesta dei lavoratori dell'Opera Pia Cardinale Ruffini ieri pomeriggio davanti alla Cattedrale. L'ente, presieduto dall'arcivescovo Lorefice, ha un debito di 2,5 milioni e i 43 dipendenti, che da 13 mesi non percepiscono lo stipendio, rischiano il licenziamento. In bilico anche alcuni servizi essenziali per gli utenti palermitani. "Mentre il Papa a Roma dice che il salario è sacro per i lavoratori e che licenziare è un peccato, nella realtà palermitana il vescono Lorefice - si legge in un degli striscioni esposti durante il sit-in - chiude i servizi utili alla città. Disagi per gli utenti e dipendenti licenziati".

Tra i servizi a rischio, il centro diurno riabilitativo Cor, rivolto ai diversamente abili, a fine anno potrebbe chiudere i battenti. A lanciare l'allarme lunedì scorso, proprio attraverso PalermoToday, erano state le famiglie dei ragazzi che lo frequentano: "Non è comprensibile come mai una struttura come questa, forse unica nel suo genere, che deve far fronte come può alle tantissime richieste verrà chiusa pur ricevendo la copertura finanziaria dalla Regione-Asp e il servizio trasporto disabili dal Comune. Palermo è davvero la Capitale della Cultura?". 

Il centro, infatti, è diventato il riferimento per le famiglie con un problema di disabilità all'interno del proprio nucleo. La struttura, per mezza giornata, si prende in carico i ragazzi disabili occupandosi della loro riabilitazione e dell’inserimento sociale. "Il 'fiore all’occhiello' di una città che offre niente o quasi in tema di aggregazione sociale alle persone con difficoltà relazionali", lo definiscono i familiari degli utenti perché "funge anche anche da centro aggregativo".

Per questo davanti alla Cattedrale, al fianco dei lavoratori, c'erano anche loro. "Abbiamo cercato di avere un colloquio con il vescovo - racconta a PalermoToday il papà di uno di loro, Rino D'Anneo - ma non siamo stati ricevuti. Siamo rimasti spiazzati perchè pensavamo che in questo frangente delicato ci avrebbe ascoltato ma così non è stato. Abbiamo deciso di protestare perchè è sempre più chiaro che il centro Cor chiuderà: martedì scorso due dottoresse dell'Aias hanno fatto visita alla struttura e conosciuto i ragazzi. I nostri figli saranno parcheggiati in due strutture dell'Aias molto diverse dal Cor, molto piccole e già sovraccariche. Una situazione indegna. Al Cor avevamo raggiunto livelli d'eccellenza, si tratta di una struttura pilota da prendere ad esempio". 

Presente al sit-in anche il vice presidente della prima circoscrizione Antonio Nicolao: "Solidarietà ai lavoratori e alle loro famiglie, auspichiamo un accordo tra le parti nel più breve tempo possibile, magari prima del Santo Natale".
 

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