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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Montepellegrino / Via dei Cantieri

Fincantieri, quinto giorno di protesta: operai su una gru e sciopero della fame

Lavoratori in agitazione dopo la perdita della commessa da 70 milioni per la riparazione di una nave da crociera. I sindacati: "Mobilitazione fino a quando non otterremo risposte chiare"

La perdita della commessa da 70 milioni di euro per la riparazione di una nave da crociera, assegnata a un cantiere di Genova, ha messo in subbuglio i lavoratori di Fincantieri. che da stamattina hanno intrapreso delle forti azioni di protesta. Un gruppo di rsu Ugl, Fim e Uilm è salito su una gru e dall’alto ha urlato: “Scenderemo solo quando otterremo garanzie sul futuro dei Cantieri navali”. Un’altra ventina di operai ha invece occupato gli uffici amministrativi della società.

È il quinto giorno lavorativo consecutivo di agitazione. E non è tutto. “Abbiamo già proclamato anche lo sciopero della fame e della sete – spiega Nino Clemente componente della Segreteria provinciale della Fim Palermo – e non ci muoveremo da qui fino a quando Fincantieri non provvederà ad una redistribuzione dei carichi di lavoro per garantire anche l'attività nel cantiere palermitano. Siamo stanchi, l'assenza del piano alternativo a quello che prevedeva le chiusure e i ridimensionamenti , insieme agli ultimi episodi ci allarmano e creano tensione fra gli operai che ora non smetteranno di protestare fino a quando non otterranno certezze”.

Intanto si è svolta un'assemblea di Cgil Cisl e Uil nella sede dei Cantieri. Tra i partecipanti Mimmo Di Matteo, segretario provinciale Cisl Palermo. “Chiediamo un intervento immediato delle istituzioni - spiega Di Matteo – per sollecitare Fincantieri a mantenere gli impegni assunti sul cantiere di Palermo ed evitare così che si possa avviare verso il tramonto per via di questa condotta inspiegabile, che sembra avere l'obiettivo di evitare che all'azienda palermitana vengano assegnate commesse. E' una stranezza, l'assegnazione al cantiere di Genova della commessa destinata al capoluogo siciliano, che fino ad ora non ha trovato alcuna spiegazione”. Di Matteo ribadisce l’appello alla Regione. “Occorre sollecitare tramite Palazzo d’Orleans un tavolo al Ministero Attività Produttive per discutere del vero rilancio della cantieristica navale e della salvaguardia dei posti di lavoro”.
 

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