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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Noce / Via Rosso di San Secondo

Un solo assistente a vigilare e pulire, "Caos alla scuola De Amicis"

Lo sciopero dei collaboratori scolastici, da mesi senza stipendio, causa disagi. Il racconto di un genitore: "Siamo preoccupati, è successo che un compagno di mia figlia in un primo momento non venisse trovato dal genitore, per via della confusione"

Due settimane di scuola fino alle 12, e con un solo assistente per piano a vigilare e pulire. Lo segnala un lettore di PalermoToday, Michelangelo Salerno, che racconta la situazione della scuola elementare Edmondo De Amicis, alla Noce, frequentata dalla figlia. La vicenda, causata dallo sciopero di 519 collaboratori scolastici che non percepiscono lo stipendio da sette mesi, coinvolge tutte le scuole della città.

“Dal 16 settembre, dall’inizio dell’anno scolastico - racconta Salerno - non sono riusciti a garantire a mia figlia e ai suoi compagni un’istruzione degna di questo nome. Ci hanno detto che sicuramente per questa settimana andrà avanti così, e intanto noi siamo seriamente preoccupati per i nostri figli. La scuola può permettersi solo un addetto per piano, e stiamo parlando di bambini, che non possono essere vigilati solo dai maestri. Il problema logistico è davanti a tutti. Come fanno pochi assistenti a controllare che tutto vada bene all’uscita? E’ già successo che un compagno di mia figlia in un primo momento non venisse trovato dal genitore, per via della confusione. E come se non bastasse è difficile per me essere presente, dato che a quell’ora sono ancora al lavoro”.

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Con una riduzione del personale di quasi il 90 per cento, il primo a saltare è stato naturalmente il personale H, quello che si occupa dall'accompagnamento degli alunni disabili. Che, per dare un'idea del numero, in un liceo come il Finocchiaro Aprile sono ben 27 ragazzi. I lavoratori ancora attivi fanno quello che possono per aiutarli.

Ieri, in serata, il sindaco Orlando ha affrontato la vicenda con alcuni rappresentanti sindacali, definendola "molto grave, che sta mettendo in difficoltà tantissime famiglie con ripercussioni pesanti sul sistema scolastico non solo di Palermo ma anche di tutta la provincia". Orlando ha inoltre informato i lavoratori di aver portato la questione davanti al "Ministro D'Alia e al Ministro Barca e di star seguendo alcune iniziative parlamentare per arrivare allo sblocco dei fondi necessari al pagamento degli stipendi e la prosecuzione dei rapporti lavorativi".

Il futuro delle famiglie dei 519 assistenti è purtroppo ancora incerto. La paura è che vengano sostituiti con dipendenti meno "costosi", tagliando così, oltre agli stipendi, anche le loro pensioni. A raccontarlo è Mario Mangano, presidente della Comitini, la cooperativa di cui fanno parte 200 degli scioperanti. "Si sono dimenticati di noi - denuncia Mangano - calpestando la nostra dignità. Stiamo parlando di persone fra i 40 e i 60 anni che non potranno trovare un nuovo lavoro e che già adesso sono costrette ad accettare in dono beni di prima necessità perché non sanno come sfamare i loro cari. Aspettiamo dal Ministero delle risposte che non arrivano. Ma non ci arrendiamo. Venerdì ci sarà un altro corteo".

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