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Cronaca Oreto-Stazione / Via Tiro a Segno

Canile, la Regione prova a bloccare il trasferimento: ma il Comune va avanti

L'assessorato alla Sanità ha fatto presente che l'Asp di Ragusa non ha rilasciato il nulla osta, ma per l'Amministrazione è tutto in regola: "Non è necessario trattandosi della stessa Regione. Marchese: "Vogliamo scardinare un business oscuro"

Lo scontro sullo svuotamento del canile municipale e il trasferimento degli animali rischia di spostarsi sul piano politico. Dopo la caotica mattinata in via Tiro a segno e la polemica innescata dalle associazioni animaliste la Regione è entrata "a gamba tesa" sulla questione, inviando al capo area e rappresentante dell’Amministrazione, Gabriele Marchese, una nota firmata da Antonino Virga. Il dirigente del servizio dell’assessorato alla Salute ha disposto "l’immediato blocco di qualsivoglia movimentazione di cani in partenza dal canile municipale di Palermo verso la provincia di Ragusa".

Alla missiva, portata in anteprima da Alice Anselmo (Pd), Marchese replica stizzito: "E’ tutto in regola, proseguiamo per la nostra strada. Le linee guida del Ministero dicono che all'interno della stessa regione, pur essendo privata la struttura di destinazione, non serve alcun nulla osta. Stiamo cercando di scardinare un sistema grazie al quale in tanti hanno lucrato per lungo tempo". Le citate linee guida (allegate in basso), però, impongono in nulla osta che attesti l’idoneità e la disponibilità di posti".

L’assessorato ha fatto presente che l’Asp di Ragusa non ha dato parere favorevole né tantomeno ha firmato un nulla osta per il trasferimento dei cani che entro stasera la "Travel Dog" di Antonio Capizzi (insieme a Chiara Notaristefano) dovrebbe concludere. Gli animali, solo dieci in questo primo viaggio, saranno portati in un canile privato, il "Dog professional" di Maria Licitra. Alle accuse lanciate dagli animalisti, rimasti fuori e tenuti sottocchio da carabinieri e polizia, replica Marchese: "La loro protesta è infondata e credo possa entrarci il grosso business che alcuni hanno portato avanti. Noi qui proponiamo un contributo di 480 euro, una tantum, all’associazione per ogni animale che è chiaramente ‘microchippato’, e quindi tracciato, e che andrà in adozione. Sarà l’associazione a doverci aggiornare sulla situazione di ogni animale".

A dar manforte a Marchese è intervenuto il sindaco Leoluca Orlando che, come il capo area, ha parlato di trame oscure. "Stiamo cercando di svuotare il canile - aggiunge Marchese - per effettuare la ristrutturazione, per i quali sono stati stanziati 2 milioni di euro, e di fatto consegneremo i lavori il 3 aprile. Oggi siamo noi, con l'apporto di Reset, a gestire la struttura secondo quanto previsto nel contratto di servizio. Dal 2012 e fino al 2016 c’era l’Ada, che prendeva 200 mila euro come da accordi. Gli animali che non potevano essere ospitati venivano trasferiti i altre strutture, con un costo di 2.028 euro all’anno per ogni cane. Qualcuno ha avuto tutto l’interesse a ingolfare il canile ed ecco perché trovavamo i randagi legati qui in via Tiro a Segno".

7 - Protesta canile 27 marzo 2017-2Per gli animalisti questo trasferimento rischia di dare il via a un altro business, quello del trasporto. Non lo nega Chiara Notaristefano, che spiega in cosa consista il loro lavoro: "Noi abbiamo una ditta per il trasporto che ci permette di avere della liquidità che serva a sostenere noi e anche le altre attività che svolgiamo e che sono finalizzate all’adozione dei cani, possibilmente da Roma in su. Lo dico a causa delle esperienze negative avute al Sud. Li portiamo a Ragusa, dove io vivo, per poterli controllare meglio e dedicarci alla ricerca di una famiglia che voglia accoglierli, seguendo i cani e studiando le sistemazioni migliori. Sulle denunce a mio carico, fatte per il 90% da persone che non mi conoscono e non mi hanno mai vista all’opera, posso dire di non aver mai ricevuto alcun avviso di garanzia".

"Nel ribadire il nostro no ad una iniziativa controproducente, che è al centro di una interrogazione parlamentare presentata dalla senatrice della Repubblica Silvana Amati e che rischia di alimentare un vero business sulla pelle dei cani, invito ancora una volta il sindaco di Palermo a sospendere il provvedimento e ad aprire un confronto con le associazioni. Questo - dichiara la presidente nazionale di Enpa, Carla Rocchi - non lo chiedono solo le associazioni: lo chiedono in primo luogo i palermitani. Molti dei quali hanno intasato le nostre linee telefoniche per protestare contro un progetto rischioso per la salute, per il benessere e forse persino per l'incolumità degli animali. Il Comune si impegni invece in una seria politica di sterilizzazioni e di prevenzione del randagismo e vedrà così che il canile pian piano si svuoterà”.

comune palermo: alotta (pd),  «primarie indispensabili, inaccettabile annullarle o rinviarle. chi vince, avra' il sostegno di tutti» "Verificheremo la bontà del provvedimento e delle modifiche del bando - spiega Salvo Alotta (foto a destra), consigliere comunale del Partito Democratico - e chiederemo un'audizione in quinta commissione. In ogni caso, di fronte alla richiesta del confronto da parte degli animalisti, il Comune dovrebbe fermarsi e non sottrarsi al confronto valutando le preoccupazioni degli animalisti e la possibilità di risparmiare soldi pubblici visto che, da quanto sembra, i ragazzi prenderebbero in affidamento i cani gratuitamente".

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