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Martedì, 16 Aprile 2024
Cronaca

Parla la baby squillo: "Io costretta dal mio ex, tra i clienti avvocati e un poliziotto"

La sedicenne avrebbe raccontato agli investigatori di essere stata con oltre 40 uomini. Un piccolo appartamento in via Ugo La Malfa il primo luogo di incontro. Tra gli indagati anche un commercialista e un dentista. Mille contatti sulle pagine Facebook

Un avvocato, un poliziotto, un dentista, un commerciante e un ristoratore palermitano. C'erano loro tra i clienti della baby squillo di 16 anni su cui ha indagato la Procura di Palermo, che oggi ha arrestato il trentenne ex fidanzato Dario Nicolicchia accusato di avere convinto la ragazza a prostituirsi.

La giovane si incontrava con i clienti anche negli studi dei professionisti e si faceva chiamare Noemi. Le pagine Facebook e le bacheche virtuali dei siti hot create da Dario Nicolicchia - accusato di "sfruttamento della prostituzione" - erano cliccatissime. “Walter e Naomi” e “coppietta monella” erano quelle che suscitavano maggiore interesse. "Il primo incontro l'ho avuto con un avvocato, siamo andati in un piccolo appartamento in via Ugo La Malfa", ha raccontato agli investigatori dopo aver deciso di rivolgersi alla polizia. Una decina di uomini sono già finiti sotto inchiesta. Ma si tratta solo di una parte dei quaranta di cui ha parlato la sedicenne.

Tutto sarebbe cominciato meno di un anno fa. La giovane ha raccontato agli investigatori che l'uomo l'avrebbe fotografata nuda e in pose sexy. Addirittura poi si sarebbe arrivati a filmini pornografici amatoriali. Immagini che poi sono diventate "armi di ricatto". Nicolicchia avrebbe minacciato la sedicenne di divulgarle in rete se non avesse assecondato le sue richieste. La prima volta per la prestazione Nicolicchia - secondo quanto si legge su Ansa.it - aveva concordato il prezzo di 200 euro. Con l'avvocato la prostituta sedicenne si sarebbe vista 25 volte.

La ragazza, però, a un certo punto ha raccontato tutto alla madre ed è iniziata così l'inchiesta che ha portato all'arresto del presunto sfruttatore e alla denuncia dei clienti. La misura cautelare è stata firmata dal gip Lorenzo Matassa, l'inchiesta era coordinata dal procuratore aggiunto Salvatore De Luca e dal pm Claudio Camilleri.

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