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Cronaca Tribunali-Castellammare / Via Cala

Mare in buona salute entro il 2020: partono i progetti di Arpa Sicilia

Si tratta del "Marine Strategy", che consiste in un monitoraggio del Mediterraneo volto a preservare la diversità ecologica e la sua vitalità, e del Peas 2015, un piano di educazione ambientale rivolto a scuole medie e superiori

Verificare l'integrità dell'ambiente marino, diffondere buone pratiche di sostenibilità soprattutto tra le nuove generazioni e raggiungere entro il 2020 un buono stato di salute del mar Mediterraneo. Sono i tre perni intorno a cui ruotano due programmi avviati da Arpa Sicilia per la tutela e salvaguardia del territorio, presentati questa mattina in conferenza stampa a bordo della motonave Galatea, alla Cala. Si tratta del "Marine strategy" e del Peas 2015, un piano di educazione ambientale rivolto a scuole medie e superiori. La prima azione consiste in un vero monitoraggio dei fondali di circa 30 aree marine della Sicilia e delle isole minori, effettuato con due imbarcazioni di Arpa Sicilia, la Galatea stessa e la Teti, con l'obiettivo di preservare la diversità ecologica e la vitalità di mari e oceani, affinché siano puliti, sani e produttivi. 

A essere interessate saranno zone ad alto pregio ambientale, come le aree marine protette di Ustica, del Plemmirio, di Capo Gallo e delle Isole Ciclopi ed Egadi, nonché Isola delle Femmine. L'azione di monitoraggio riguarderà anche aree sottoposte a stress per la vicinanza di porti commerciali, piattaforme off-shore o impianti industriali. Le prime attività, secondo quando previsto nell'ambito della convenzione tra il Ministero dell'Ambiente e le Agenzie regionali, sono già partite a luglio. A essere coinvolto è un tratto che va dai 3 chilometri di distanza dalla costa ai 24 chilometri (1,5-12 miglia). Il tutto grazie a tre tipologie di strumenti, due che consentono di dare un'idea di base dello stato di salute del fondale e un piccolo robot capace di muoversi in modo autonomo. 

Oggetto di ricerca sono i contaminanti nell'acqua, nei sedimenti e nel biota. Vengono poi rilevati tutti i parametri chimico-fisici (pH, temperatura, ossigeno disciolto ecc.) e valutata l'abbondanza delle specie fitoplanctoniche e zooplanctoniche sia indigene che non. L'imbarcazione Teti consentità poi un'indagine oceanografica sui fondali marini per la valutazione dello stato di salute dell'Habitat Coralligeno e Habitat di Fondi a Maerl, nonché la verifica di habitat sottoposti a danno fisico per abrasione da pesca. 

Partiranno, invece, dalla prossima primavera i corsi previsti dal piano di educazione ambientale, nell'ambito del progetto "Arpa incontra la scuola". A beneficiarne saranno sia docenti che, in particolare, allievi. I laboratori, coordinati da InFea, coinvolgeranno, attraverso un bando che sarà consultabile già dalla prossima settimana, 48 scuole (tra medie e superiori) e 83 insegnanti. Per un totale di circa 1720 alunni. "Arpa Sicilia - spiega il direttore generale, Francesco Licata di Baucina - è in prima linea per la salvaguardia dell’ambiente e la tutela della biodiversità in tutte le sue espressioni. Con queste due attività, che  prevedono la realizzazione di diversi progetti, abbiamo avviato azioni, quali la Marine Strategy, che estendono l’ambito di indagine al mare, aggiungendosi a quante già in corso in ambito terrestre". 

L'educazione alla sostenibilità e la valorizzazione del patrimonio ambientale sono anche al centro di un concorso, intitolato "Perché ci vuole occhio" - parafrasando la nota canzone di Enzo Jannacci - che prevede la realizzazione di spot (per gli studenti delle scuole superiori siciliane) e documentari (per gli over 18). E' possibile partecipare entro il 30 ottobre. Nella Conferenza regionale, che si svolgerà intorno alla metà di dicembre prossimo, saranno presentati il sistema di qualità per l’accreditamento dei Ceas e delle Fattorie didattiche e le proposte del Piano regionale di educazione all’ambiente ed alla Sostenibilità per il triennio 2016 – 2018.

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