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Cronaca

Trattativa Stato-mafia, i familiari: “Passaggi a noi molto chiari”

Secondo Giovanna Maggiani Chelli, presidente dell'Associazione delle famiglie delle vittime della strage dei Georgofili, "è ormai assodato che la vita dei politici fu scambiata con quella di bambini e ragazzi"

“Cosa nostra nel 1993 avrebbe dovuto uccidere dei politici: è quanto è emerso oggi nel processo a Palermo sulla trattativa Stato-mafia, la cosa pare ormai conclamata". Lo scrive, in una nota, Giovanna Maggiani Chelli, presidente dell'Associazione familiari delle vittime della strage di via dei Georgofili. "Scoperta di pochi giorni orsono la solita nota che salta fuori dai cassetti, che informa quanto tutto ciò fosse già noto al ministro Scotti nel marzo 1992 - prosegue -. Crediamo ormai di avere chiari tutti i passaggi della tragedia che ha colpito a morte i nostri parenti. Ovvero per salvare la vita a dei politici e molto altro si è trattato con la mafia forse più di una volta e le trattative fra uomini di Cosa Nostra e uomini dello Stato hanno portato alla morte dei nostri figli".

"Ci ostiniamo - conclude - a usare la parola trattativa, perché non vogliamo usare per ora, prima di avere prove certe l'espressione scambio di vite umane. Infatti, ci sarebbe da inorridire al pensiero della vita di politici, scambiata con quella di bambini e ragazzi". (fonte Ansa)
 

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