Processo firme false M5s, chieste 14 condanne per le elezioni comunali 2012
Coinvolti ex deputati nazionali e regionali del Movimento 5 Stelle. Il pm Claudia Ferrara ha chiesto per loro pene comprese tra un anno e sei mesi e due anni e tre mesi. Il processo andrà in prescrizione nel prossimo febbraio
Chiesta la condanna di 14 imputati del processo per le firme false presentate a sostegno della lista del Movimento 5 Stelle alle elezioni comunali di Palermo del 2012. Termina così la requisitoria del pm Claudia Ferrara. Le pene vanno da un anno e mezzo a due anni e tre mesi e riguardano gli ex deputati nazionali Riccardo Nuti, Giulia di Vita e Claudia Mannino, l’ex deputato regionale Giorgio Ciaccio, la ex collaboratrice del gruppo all’Assemblea regionale siciliana Samantha Busalacchi, Giuseppe Ippolito, Riccardo Ricciardi, Pietro Salvino, Alice Pantaleone e Antonio Ferrara.
Nel dettaglio sono stati chiesti due anni e tre mesi per il cancelliere Gianfranco Scarpello e per l'avvocato Francesco Menallo, un anno e sei mesi per Claudia La Rocca, ex deputato regionale siciliano, che ha confessato e collaborato alle indagini, e 2 anni per tutti gli altri. A processo anche gli ex deputati regionali Claudia La Rocca e Giorgio Ciaccio, rei confessi e autosospesi dal Movimento già dalle prime battute dell'indagine, più gli attivisti Samanta Busalacchi, Pietro Salvino, Riccardo Ricciardi, Giuseppe Ippolito, Stefano Paradiso, Toni Ferrara e Alice Pantaleone.
Per l'accusa i grillini avrebbero decisero di ricopiare le sottoscrizioni originali già raccolte in alcuni moduli che contenevano un errore formale: le generalità sbagliate di uno dei candidati al consiglio comunale. Il timore era di non riuscire più a raccogliere le firme necessarie per la presentazione delle candidature. Tutto sarebbe avvenuto su input di Riccardo Nuti, che all'epoca era candidato sindaco. Il processo andrà in prescrizione nel prossimo febbraio.