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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Politeama / Via Cavour

Presidio dei pensionati contro i tagli del Governo: "Stop alle rapine agli anziani"

A protestare davanti alla Prefettura anche i sindacati: chiedono che venga rispettato il meccanismo di indicizzazione, per garantire attraverso la rivalutazione, il potere d’acquisto delle pensioni. Un coro dell’Auser Cgil ha anche inscenato un flash mob cantando la canzone “Se potessi avere mille lire al mese”

Sit in dei pensionati di Cgil, Cisl e Uil stamattina davanti alle Prefettura per protestare contro le scelte fatte dal Governo, nella legge di Bilancio, in tema di pensioni. I sindacati chiedono che venga rispettato il meccanismo di indicizzazione, per garantire attraverso la rivalutazione, il potere d’acquisto delle pensioni. Un coro dell’Auser Cgil ha anche inscenato un flash mob cantando la canzone “Se potessi avere mille lire al mese” e alcune canzoni natalizie. Una delegazione sindacale è stata ricevuta dal viceprefetto Adelfio, al quale è stata consegnata una lettera con cui  viene chiesto alle prefetture di farsi carico del disagio di centinaia di migliaia di pensionati, di fronte al nuovo blocco delle rivalutazioni. 

“Pensionati - scrivono i sindacati - che non sono pensionati d’oro ma ex operai, impiegati, braccianti che dopo avere versato per una vita i contributi e pagato le tasse, si vedono mettere, un'altra volta, le mani in tasca dal governo che continua a fare cassa con le pensioni”. Un atto, per Cgil, Cisl e Uil e le rispettive federazioni dei pensionati, “unilaterale, che tradisce le intese sottoscritte dall’ultimo esecutivo con il sindacato, che prevedevano che dal primo gennaio 2019 ripartisse il meccanismo di rivalutazione, e tradiscono l’impegno che l’attuale Presidente del Consiglio Conte aveva preso, nell’incontro del 10 dicembre scorso con Cgil, Cisl e Uil, di tenere conto delle proposte, che gli sono state consegnate, e  confrontarsi con il sindacato sulle misure che impattano sulla vita dei lavoratori e dei pensionati”.  Nel chiedere la “cancellazione di queste misure impopolari e dannose”, i sindacati affermano “si facciano piuttosto pagare gli evasori, a cui si continuano a fare i condoni-regalo, invece di rapinare gli anziani e le famiglie italiane”.

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