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Cronaca

Conti del Comune in rosso e lavoratori precari, sindacati in allarme: "A rischio 656 famiglie"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PalermoToday

I sindacati Cgil, Csa e Uil esprimono la loro crescente preoccupazione relativamente alla vertenza dei lavoratori con contratto a tempo determinato in forza al Comune di Palermo. La grave sofferenza finanziaria dell’Amministrazione, accertata dalle delibere della Corte dei conti e dal Collegio dei revisori sui bilanci 2016 e 2017, non fa altro che accentuare la generale criticità manifestata dagli ispettori del Mef, mettendo in seria discussione la proroga dei contratti in scadenza, oltre che il percorso di stabilizzazione sancito dai commi 550 e 551 della legge 244/07 .

Preso atto che il quadro normativo di riferimento ha “complicato” il percorso intrapreso dal Comune in tema di stabilizzazione e che la recente rimodulazione con Leggi “dedicate” (vedi articolo 20 “Legge Madia” 75/2017 e legge regionale 27/2016), non hanno eliminato gli ostacoli esistenti, si pone il problema di trovare una volta per tutte la strada per definire la stabilizzazione dei lavoratori del Comune, in riferimento sia ai 603 lavoratori ex “Palermo Lavoro”, sia ai 53 ex articolo 23 per i quali è già stata avviata la procedura.

Le scriventi organizzazioni sollecitano il Governo nazionale affinché riconosca la unicità della situazione palermitana, ed in sinergia con il comune di Palermo, risolvano il problema senza dare adito a speculazioni di ogni tipo sulla pelle degli incolpevoli lavoratori. Nel recente incontro con il Sindaco svoltosi a Villa Niscemi, l’Amministrazione ha preso impegni precisi. Le scriventi organizzazioni sollecitano il confronto permanente che segua costantemente la vertenza, così come richiesto al Sindaco, e chiedono allo stesso di velocizzare gli interventi necessari al fine di risolvere i problemi della città di Palermo e dei suoi lavoratori.

I sindacati ribadiscono che nessun posto di lavoro può andare perso. Si deve porre fine ad anni di ingiusto precariato che penalizzano i lavoratori e che hanno garantito e garantiscono un contributo notevole al funzionamento della macchina amministrativa del comune di Palermo. Il trascorrere del tempo senza stabilizzazione scatena una grande angoscia fra le organizzazioni sindacali e i lavoratori, oltre che fra le 656 famiglie che rischiano a partire da Gennaio 2019, il necessario sostentamento. 

Considerata la gravità e l’urgenza di intervenire, si fa appello a tutte le parti coinvolte, al fine di realizzare le proposte che superino l’ostacolo normativo e consentano una volta e per sempre ai lavoratori e alle loro famiglie di avere un quadro certo sul loro futuro. Per stimolare l’azione politico-amministrativa, Cgil, Csa, Uil e i rispettivi gruppi Rsu, hanno organizzato un presidio permanente presso Piazza Pretoria a partire da giovedì 25 ottobre 2018 e fino alla soluzione della vertenza.

Nota congiunta firmata da: Camusa-Sanfratello (Fp Cgil), Badagliacca-Scaglione (Csa Ral), Tango-Sampino (Uil Fpl) dai gruppi Rsu

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