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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Poste, ecatombe di uffici ma scatta il piano da 8 mila assunzioni

I sindacati denunciano la chiusura di decine di agenzie siciliane. Ma proprio da Palermo l'Ad di Poste Italiane, Francesco Caio, ha inaugurato il tour che compirà nel Paese per presentare gli obiettivi del "Piano 2020". Una "sfida digitale": tre miliardi di investimenti

Parte oggi da Palermo il tour istituzionale di due giorni che l'Ad di Poste Italiane, Francesco Caio, compirà nel Paese "per incontrare amministratori, rappresentanti del mondo imprenditoriale, manager e personale dell'azienda con l'obiettivo di illustrare i contenuti e gli obiettivi del Piano Poste 2020, il documento strategico che ha disegnato la missione di Poste Italiane nel prossimo quinquennio".

Poste Italiane prevedono investimenti per circa 3 miliardi di euro e oltre 8 mila assunzioni in tutto il Paese. La Sicilia, sottolinea Poste, "è stata scelta come prima tappa del road show proprio per dare un segnale forte e indicare alle istituzioni l'impegno di Poste Italiane nello sviluppo dei servizi avanzati e della comunicazione digitale, allo scopo di favorire l'accesso a internet e ai servizi di e-commerce a beneficio delle imprese, della Pa e dei cittadini come volano di sviluppo economico". Oggi l'Ad ha incontrato i rappresentanti della Regione Siciliana e dell'amministrazione comunale di Palermo mentre nella giornata di domani Caio sarà invece impegnato in una serie di appuntamenti con lo staff e il personale di Poste Italiane per parlare del Piano strategico, illustrarne i contenuti e affrontare i temi più importanti dal punto di vista operativo.

La tappa di Palermo si concluderà con un meeting dedicato ai giovani laureati dell'isola che discuteranno con l'Ad dei maggiori temi economici di attualità e della mission aziendale. "Un appuntamento - conclude la società - che si inquadra in un programma di grande respiro che Poste Italiane sta portando avanti per selezionare e valorizzare i migliori giovani neolaureati in azienda". Il piano punta a rilanciare i processi di digitalizzazione in Italia, a partire dalla Sicilia, e realizzare un fatturato superiore "ai 30 miliardi di euro all'anno rispetto ai 26 miliardi a consuntivo del 2013".

Ma l’annunciata rivoluzione delle Poste da queste parti è partita in modo sbagliata. A dirlo è la Slp Cisl che rende noto che ad aprile scatterà la chiusura di 27 uffici postali nell’Isola mentre per tredici si parla di apertura al pubblico solo a giorni alterni. Così da aprile “pensionati e cittadini dei piccoli centri dovranno recarsi in comuni distanti dal proprio anche 15-20 chilometri per fruire dei servizi postali”. Insomma, niente più pagamenti di pensione e altre operazioni nella propria città. In pratica, in Sicilia si passerebbe da 750 uffici a 700 agenzie aperte quotidianamente.  In Sicilia il gruppo Poste Italiane impiega 10.382 dipendenti in 791 uffici postali. Caio: "Il tour è partito proprio da Palermo perché è il segnale che non esiste una serie A o una serie B. L'immaginario collettivo pensa al sud come un territorio difficile da cambiare. C'è la volontà di mutare questa situazione".

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