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Cronaca

Mafia, Addiopizzo e Libero Futuro: "Il cinema a Palermo in mano alla mafia"

Le associazioni hanno "accompagnato" i produttori della fiction "Il segreto dell'acqua" a denunciare i loro taglieggiatori. "Da oggi si può girare liberamente senza subire alcun indebito condizionamento mafioso"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PalermoToday

Anche nell’operazione di stamane le associazioni antiracket Addiopizzo e Libero Futuro risultano fattivamente coinvolte in quanto hanno accompagnato alcune vittime di estorsione (il responsabile della produzione “I segreti dell’acqua” per la Magnolia fiction, insieme ad altri soggetti coinvolti nella medesima) a denunciare i loro taglieggiatori presso la Sezione Criminalità Organizzata della Squadra Mobile di Palermo. Le organizzazioni esprimono tutta la loro soddisfazione e il loro plauso per l’importante intervento degli uomini della Polizia di Stato e dell’Autorità Giudiziaria, che hanno inferto un duro colpo al mandamento mafioso della “Noce”.

Per fare cinema e televisione a Palermo in molti sottostanno ai condizionamenti mafiosi. A conferma di quanto è storicamente noto dalle indagini odierne emerge che il settore della produzione cinematografica è preso di mira da parte delle cosche che ne condizionano i lavori sul set  attraverso diverse forme di imposizione: comparse, professionalità, maestranze, attrezzature, servizi di facchinaggio, catering, ristorazione e tanto altro.

Se non assecondi tali richieste mafiose non lavori e rischi di compromettere giornate di produzione, perché un semplice furto di camion o una sirena che suona mentre giri, determina danni economici considerevoli. Conseguenze per le quali molte produzione che girano a Palermo sono costrette a calcolare un surplus di costi per far fronte a tali imposizioni. Tutto ciò impedisce chiaramente il libero esercizio delle attività di produzione e lo sviluppo economico di città ad alta vocazione cinematografica come Palermo. Da oggi le produzioni televisive e cinematografiche devono sapere che a Palermo si può "girare" liberamente senza subire alcun indebito condizionamento mafioso.
 

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