Palermo tra le capitali della pizza: dopo Napoli è la città meno cara
Nel capoluogo siciliano si registra la media di una pizzeria ogni 273 abitanti: il costo medio di una margherita e di una bibita è di 7.53 euro. Un indotto che tra città e provincia genera occupazione per circa 6.671 persone
Quanto costa realizzare la pizza a casa? Conviene davvero? Secondo un’elaborazione realizzata da Napoli Pizza Village, una tra le feste popolari più grandi d’Europa, emerge che nel Belpaese, è più conveniente uscire a mangiare una buona pizza.
Infatti, il prezzo medio di una pizza realizzata in casa è di circa 8.73 euro (escluse le bevande) se si considera il tempo impiegato per realizzare e far riposare l’impasto (circa 4 ore), l’acqua, la corrente elettrica e le materie prime utilizzate. Secondo la classifica delle province a Palermo mangiare una pizza costa meno che in altre città dello Stivale. Nel capoluogo siciliano, il costo medio di una margherita e di una bibita è infatti di 7.53 euro (fonte Istat). Palermo risulta, appena dopo Napoli, la seconda città italiana dove costa meno mangiare in pizzeria piuttosto che a casa.
Solo nella città di Palermo e nella Provincia, ci sono oltre 2.453 pizzerie che generano occupazione per circa 6.671 persone. Fin qui si parla di valori assoluti, ma se consideriamo il rapporto con la popolazione, i numeri sono sorprendenti. Tra le 11.549 pizzerie presenti nella regione, nella città di Palermo si registra la media di 1 pizzeria ogni 273 abitanti (secondo i dati della Camera di Commercio di Milano). "Visti i dati - si legge in una nota - si può quindi parlare di una vera e propria potenza gastronomica, che non solo è buona e costa poco ma genera occupazione".