rotate-mobile
Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Partinico

Caso Maniaci, direttore in aula accanto ai presunti boss: udienza preliminare rinviata

Per un difetto di notifica a un imputato si tornerà in aula il 27 febbraio. Il sindaco di Borgetto ha chiesto di costituirsi parte civile contro il giornalista, le associazioni solo contro i presunti mafiosi

A causa di un difetto di notifica a un imputato è stata rinviata al 27 febbraio l'udienza preliminare che vede imputato il direttore di Telejato Pino Maniaci al fianco di alcuni boss mafiosi con l'accusa di estersione. "Dimostrerò la mia innocenza, ma non posso stare in udienza accanto ai mafiosi contro i quali ho sempre lottato", commenta il giornalista pubblicista rivendicando la sua diversità rispetto agli altri undici imputati accusati di far parte delle cosche di Partinico e Borgetto (Palermo), finiti nella stessa udienza preliminare. Nicolò e Antonio Salto, Giuseppe, Tommaso, Francesco, Davide e Antonino Giambrone, Francesco e Salvatore Petruso, Antonino Frisina e Salvatore Brugnano rispondono di mafia ed estorsioni aggravate dall'agevolazione di Cosa nostra, mentre il direttore di Telejato risponde di estorsione semplice. Richiesta ribadita anche dall'avvocato Antonio Ingroia, che difende l'imputato insieme a Bartolomeo Parrino.

L'accusa -  La Procura contesta al direttore di aver chiesto con insistenza soldi a Gioacchino De Luca e Salvo Lo Biundo, rispettivamente sindaci di Borgetto e Partinico. Allo stesso tempo Maniaci dovrà difendersi dall’accusa secondo la quale avrebbe imposto a un assessore di Borgetto l’acquisto di duemila magliette col logo della sua emittente. 

Su quest’ultima circostanza l’ex assessore Gioacchino Polizzi, che inizialmente aveva riferito di essere stato oggetto delle "attenzioni" di Maniaci, di fronte all’autorità giudiziaria ha negato di aver ricevuto da lui qualsiasi tipo di richiesta. Un dettaglio che rafforzerebbe l’idea che si è fatto il direttore di Telejato per cui tutta questa storia sarebbe un "complotto" ordito nei suoi confronti per via delle pesanti accuse mosse nei confronti dell’ex presidente della sezione Misure di prevenzione del tribunale di Palermo Silvana Saguto.

 Maniaci ha sempre negato le accuse che riguardano i due primi cittadini, sostenendo che si trattassero di richieste di soldi per la pubblicità da mettere in onda sua emittente televisiva. Oggi De Luca ha chiesto al Gup Gabriella Natale di costituirsi parte civile contro Maniaci, mentre le associazioni che hanno chiesto di partecipare all'udienza preliminare (il Centro Pio La Torre, Confesercenti e Confcommercio) hanno presentato la costituzione solo contro i presunti mafiosi. Maniaci è arrivato al palazzo di giustizia con una troupe inglese, che sta girando un docu-film su di lui.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Caso Maniaci, direttore in aula accanto ai presunti boss: udienza preliminare rinviata

PalermoToday è in caricamento