rotate-mobile
Cronaca Politeama / Piazza Don Luigi Sturzo

Piazza Sturzo: clochard prima rapinato di 7 euro, poi pestato perchè sanguinava

Si tratta di un senzatetto indiano di 40 anni che si ripara abitualmente sotto i portici dello stabile che ospita il Dipartimento regionale della programmazione. I carabinieri lo hanno trasportato a Villa Sofia, dove si trova in gravi condizioni

Un senzatetto è stato aggredito da alcuni sconosciuti la notte scorsa in piazza Sturzo, di fronte ai portici, alle spalle del Politeama. Ad essere pestato a sangue è un clochard di 40 anni, indiano, che si ripara abitualmente sotto i portici dello stabile che ospita il Dipartimento regionale della programmazione. Tracce di sangue sono state trovate dai carabinieri sul luogo dell'aggressione.

Secondo una prima ricostruzione pare che il clochard ieri sera era stato rapinato dei pochi spiccioli che aveva con sè, circa 7 euro, e si era preso un calcio. Era intervenuta la polizia, ma l'uomo avrebbe rifiutato le cure mediche. All'alba la seconda aggressione, seguita al rifiuto del clochard di allontanarsi, come gli sarebbe stato intimato da qualcuno che mal tollerava il fatto che l'indiano sanguinasse a causa delle ferite riportate dopo la prima aggressione.

L'uomo è stato trovato con diverse ecchimosi al volto e lamentava dolori in tutto il corpo. I carabinieri lo hanno trasportato all'ospedale Villa Sofia, dove si trova ricoverato in gravi condizioni e intubato. I sanitari si sono riservati la prognosi.

Si tratta dell'ennesimo caso di aggressione ai barboni a Palermo. Pochi giorni fa a venire preso di mira da un gruppo di balordi era stato un tunisino di 57 anni, che aveva riportato fratture alle costole. All'inizio di gennaio, invece, a piazzale Ungheria un senzatetto è stato circondato da una banda di malviventi che lo hanno cosparso di benzina dandogli fuoco e procurandogli ustioni alle mani e sul viso.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Piazza Sturzo: clochard prima rapinato di 7 euro, poi pestato perchè sanguinava

PalermoToday è in caricamento