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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Calatafimi / Piazza Indipendenza

"Basta promesse, si sblocchino gli appalti": manifestazione degli edili in piazza Indipendenza

La mobilitazione è organizzata da Feneal Cgil, Filca Cisl e Fillea Uil. I sindacati chiedono anche "l'avvio dei cantieri previsti nel Patto per la Sicilia, interventi per recupero dei centri storici, per l'edilizia scolastica e per la tutela del territorio"

Chiedono tutele sul fronte dei contratti, ma anche delle pensioni. I lavoratori edili sono scesi in piazza stamani anche a Palermo. La mobilitazione è organizzata da Feneal Cgil, Filca Cisl e Fillea Uil e coinvolge più città italiane. Il capoluogo siciliano si unisce infatti a Bologna, Roma, Bari e Cagliari. I lavoratori hanno dato vita a un corteo da Porta Nuova a Palazzo d'Orleans. Con gli operai anche i segretari regionali Francesco Tarantino, Santino Barbera e Francesco De Martino, e i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil Sicilia, Michele Pagliaro, Mimmo Milazzo e Claudio Barone.

Protesta degli edili in piazza Indipendenza

In Sicilia, a causa della crisi, si contano ottantamila disoccupati. Il calo delle imprese è del 27 per cento e la crescita del lavoro nero del 40 per cento. Feneal Cgil, Filca Cisl e Fillea Uil chiedono anche "l'avvio dei cantieri previsti nel Patto per la Sicilia, interventi per recupero dei centri storici, per l'edilizia scolastica e per la tutela del territorio". Per le parti sociali è necessaria l'attivazione di una cabina di regia per spendere le risorse, "spenderle bene può fare la differenza". "Serve sollecitare le grandi stazioni appaltanti a partire da Anas e Rfi per le infrastrutture ma occorre anche supportare la capacità dei Comuni, oggi insufficiente, di approntare progetti esecutivi per le opere di loro competenza", concludono i sindacati.

"Le risorse ci sono. Basta promesse, vogliamo sapere quando partiranno gli appalti, ribadisce Barone. 

Tra le richieste avanzate dai lavoratori, anche la modifica dell'anticipo pensionistico. Secondo i decreti attuativi già pubblicati, infatti, rischiano di essere pochissimi gli operai over 60 a potere accedere all'agevolazione, visto che i requisiti attuali risultano irraggiungibili per chi lavora con discontinuità. 

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