Ciaculli, trasforma magazzino in piantagione di marijuana: arrestato
L'uomo, 39 anni, è stato fermato in strada durante un controllo di routine: nella sua auto sono spuntate fuori piccole foglie. A quel punto è scatatta la perquisizione a casa. In un locale adiacente c'erano 35 piante e 25 chili di "erba" essiccata
In meno di 48 ore è stata scoperta un’altra piantagione di canapa indiana in città. Proseguono senza sosta i controlli dei carabinieri volti al contrasto del mercato degli stupefacenti. Dopo il magazzino trasformato in una serra per l'essicazione della marijuana in via Nievo, a Brancaccio, stavolta i militari si sono imbattuti in una piantagione al chiuso in via Ciaculli. I carabinieri del nucleo Radiomobile hanno arrestato con l’accusa di "produzione, coltivazione e detenzione di sostanze stupefacenti e furto aggravato di energia elettrica" Antonino Savasta, palermitano di 39 anni (nella foto a destra).
Ieri durante un controllo in strada, l’equipaggio di una "gazzella" ha fermato il 39enne a bordo della sua Citroen C3, in via Di Stefano. Dal controllo è risultato che fosse alla guida dell’autovettura sprovvisto di patente e senza l’assicurazione. A seguito della perquisizione personale e veicolare, i carabinieri hanno trovato all’interno del portabagagli piccole foglie, in parte essiccate, nonché infiorescenze di marijuana per un peso complessivo di 17 grammi circa. Alla luce di ciò, i militari hanno deciso di estendere la perquisizione all’abitazione di Savasta. Abitazione formata da due unità: la prima utilizzata dalla famiglia e l’altra disabitata, impiegata quale deposito di materiale vario.
All’interno di quest’ultima gli operanti hanno rinvenuto una piantagione di canapa indiana costituita da 35 piante alte 1.80 centimetri e 25 chili di marijuana già essiccata e pronta per lo spaccio. La piantagione era dotata di tutto il necessario: lampade alogene con relativi reattori, impianto di condizionamento, strumentazione per il monitoraggio della temperatura interna, ventilatori, pannelli riflettenti, prodotti chimici per la coltivazione e fertilizzanti. Per non lasciare niente al caso, su di un calendario erano indicate le settimane di crescita e le innaffiature delle piante, così da gestire al meglio la coltivazione.
I carabinieri hanno rinvenuto tutto il necessario per il confezionamento della sostanza stupefacente: bilancini di precisione, buste e contenitori vari. A seguito di ulteriori accertamenti, è stato inoltre accertato che sia l’abitazione dove viveva, che i locali adibiti a piantagione, erano stati allacciati abusivamente alla rete elettrica pubblica. L'uomo su disposizione dell’Autorità giudiziaria è stato tratto in arresto e portato al Pagliarelli.
