rotate-mobile
Cronaca Cinisi

Commemorazione Impastato, nessuna messa: "Tempi non maturi"

Peppino è stato ucciso dalla mafia il 9 maggio del 1978. In occasione del 34esimo anniversario il fratello e la comunità religiosa locale hanno preferito organizzare una veglia

Non ci sarà nessuna messa in memoria di Peppino Impastato, giornalista  antimafia assassinato da Cosa Nostra il 9 maggio del '78 a Cinisi. Secondo il parroco dell'Ecce Homo, padre d'Aleo "i tempi non sono ancora maturi". Sono passati 34 anni dal giorno in cui una montagna di tritolo fece saltare in aria il corpo di Peppino legato ai binari ma a quanto pare non è trascorso abbastanza tempo. La comunità religiosa sembra non essere pronta a commemorare in un luogo sacro un comunista. E nemmeno i suoi compagni sembrano volerlo.

Per questo alla fine il fratello di Peppino, Giovanni Impastato, di comune accordo con la comunità religiosa locale, hanno preferito organizzare una veglia di preghiera più laica che si è tenuta ieri sera e a cui hanno partecipato don Luigi Ciotti e 3 parroci. Il cardinale Carlo Maria Martini ha inviato un messaggio di saluto.

"La decisione di fare la veglia invece della messa è stata presa di comune accordo. Mi spiace che si sia creata una polemica che invece non c'è stata", spiega la nipote di Peppino Luisa Impastato. "Ieri, proprio in una delle parrocchie di Cinisi, si è celebrata un'emozionante veglia di preghiera, secondo me molto più interessante e costruttiva di una semplice messa", ha concluso.

LA DIRETTA.

PrimaPietraPeppino-2Questa mattina davanti la sede di Casa memoria, è stata posta la prima pietra della memoria di un percorso intitolato ''I cento pensieri di Peppino''. L'iniziativa coinvolge il museo della 'Ndrangheta di Reggio Calabria e casa Memoria a Cinisi e si concluderà nel marzo 2014.

Al centro del progetto, finanziato con 250 mila euro da Fondazione con il Sud, la creazione di un museo diffuso con punti della memoria a Cinisi e Reggio Calabria costituiti dalle ''pietre dell'inciampo'', con contenuti e immagini che verranno forniti dagli studenti grazie a un concorso di idee. A completare il progetto vi saranno, tra Cinisi e Reggio Calabria, totem multimediali con informazioni sulle iniziative socio- culturali della città curati da un comitato scientifico, insieme a una portale online che costituirà una sorta di manuale di contrasto alle mafie, coinvolgendo anche studenti e ricercatori. La pietra della memoria è stata scoperta al termine del corteo dei sindaci che ha ripercorso i 100 passi che separano l'ex Casa Badalamenti da Casa Memoria.

Peppino Impastato: il corteo commemorativo 9 maggio 2012

CORTEO A CINISI: IL VIDEO

Sempre questa mattina la Regione Sicilia ha fatto sapere, attraverso l'assessore all'Economia, Gaetano Armao che anche il casolare dell'omicidio Impastato diventerà un museo. Sarebbe già avviate le procedure per l'esproprio dell'immobile per pubblica utilità.

Ore 17. E' partito un altro corteo: da Radio Aut a Terrasini, luogo dal quale il giornalista assassinato si divertiva a prendere in giro i mafiosi di "Mafiopoli" a Casa Memoria, luogo in cui Impastato viveva.

 

Anniversario morte Impastato: il corteo da Radio Aut a Casa Memoria

Tutti gli altri eventi in programma per la commemorazione

I commenti. “Peppino Impastato è un punto di riferimento nella ribellione alla cultura mafiosa e nell’impegno per l’affermazione della legalità: il suo insegnamento, oggi, è un patrimonio collettivo da tutelare e valorizzare”, ha dichiarato Fabrizio Ferrandelli, candidato sindaco a Palermo, che nel pomeriggio sarà a Cinisi per la commemorazione. “Il lavoro quotidiano di tanti – ha concluso Ferrandelli - come gli amici di ‘Radio Cento Passi’ che portano avanti le idee di Peppino, rappresenta il modo migliore per onorare al sua memoria”. Anche lo sfidante Leoluca Orlando dovrebbe partecipare al corteo.

L'omicidio. Peppino Impastato venne ucciso la notte del 9 maggio '78, in piena campagna elettorale. Il suo corpo venne fatto esplodere nei pressi di un casolare nelle campagne di Cinisi. Il mandante dell'omicidio il boss Gaetano Badalamenti che il giovane candidato di Democrazia Proletaria dai microfoni di Radio Aut amava chiamare "Tano seduto". Solo nel 2002 Badalamenti venne condannato all'ergastolo. Inizialmente, infatti, l'omicidio venne fatto passare per suicidio. Inoltre, il ritrovamento nello stesso giorno del corpo di Aldo Moro, presidente della Dc, contribuì a dare poco risalto a quando accaduto nel piccolo paese della provincia di Palermo.

 

 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Commemorazione Impastato, nessuna messa: "Tempi non maturi"

PalermoToday è in caricamento