Scoperte due coltivazioni di marijuana a Partinico: sequestrate 662 piante, un arresto
Nel corso di due distinte operazioni effettuate dalla polizia. La droga, se immessa sul mercato, avrebbe fruttato oltre cinquantamila euro. Le indagini proseguono per verificare eventuali collegamenti con la criminalità organizzata
Seicentosessantadue piante di marijuana e foglie già essiccate per un valore di cinquantamila euro. Ecco cosa hanno trovato gli agenti della sezione criminalità organizzata della squadra mobile di Palermo, nel corso di due controlli effettuati a Partinico.
Il primo blitz è stato effettuato in contrada Albachiara. I poliziotti hanno sorpreso un ragazzo di 24 anni, Salvatore Provenzano, mentre "si prendeva cura" di 300 piante, risultate positive al narcotest. A garantire un perfetto microclima per le piante, un sistema di illuminazione composto da 40 lampade alogene, sormontate da apposite cupole metalliche (finalizzate a una maggiore irradiazione della luminosità), quattro grossi ventilatori e un impianto di aerazione completo. Il tutto alimentato mediante un allaccio abusivo alla rete elettrica. La perquisizione domiciliare ha consentito di rinvenire 300 grammi di marijuana già essiccata e un bilancino di precisione. Provenzano è stato, pertanto, arrestato per coltivazione, produzione e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
In contrada Tammì, all’interno di un caseggiato in disuso, gli agenti hanno trovato un’altra piantagione di oltre 350 piante di cannabis. Anche in questo caso ad assicurare la buona crescita delle coltivazioni illecite, un sistema termo idroelettrico sempre collegato ad un allaccio abusivo alla rete elettrica. Tutto il materiale connesso alla produzione dello stupefacente, comprese le piante di marijuana sono state poste sotto sequestro. "Sono in corso - spiegano dalla questura - ulteriori accertamenti finalizzati all’individuazione del proprietario dell’immobile e approfondimenti tesi a stabilire eventuali interessi nell’illecito traffico di sostanze stupefacenti della locale organizzazione mafiosa".
