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Martedì, 19 Marzo 2024
Cronaca Partinico

"Bimbi picchiati a scuola", chiesta condanna per le tre maestre di Partinico

Per Francesca Orlando, Giuseppa Mattina e Vita Fuoco richiesti rispettivamente 4 anni e otto mesi, 3 anni e 4 mesi e 3 anni e 8 mesi. La loro difesa: "Non gli stavo tirando le orecchie, ma gli aggiustavo il caschetto", "Sculacciate? Erano pacche sul sedere"

Sono accusate di aver picchiato ed insultato tre bambini, di cui uno disabile, nella scuola Capitano Polizzi di Partinico, in cui insegnavano prima di finire – a settembre scorso – agli arresti domiciliari. Oggi per Francesca Orlando, 62 anni, Giuseppa Mattina, di 53, e Vita Fuoco, di 46, il sostituto procuratore Ilaria De Somma ha chiesto la condanna rispettivamente a 4 anni e otto mesi, 3 anni e 4 mesi e 3 anni e 8 mesi.

Il processo si sta svolgendo con il rito abbreviato davanti al gup Fabrizio Anfuso. Stamattina due delle maestre imputate, Fuoco e Orlando, hanno deciso di rispondere alle domande del pubblico ministero e del giudice. Di fronte alle contestazioni – schiaffi, calci, punizioni, urla e insulti – tutte documentate dalle telecamere piazzate dai carabinieri nella scuola (GUARDA IL VIDEO), hanno fornito una loro personale versione dei fatti.

Fuoco, che è accusata di aver maltrattato un bambino disabile, ha sostenuto: “Non gli stavo tirando le orecchie, ma gli aggiustavo il caschetto che è costretto a portare”. Nelle immagini, la donna arriverebbe a camminare sulle gambe del bambino, pestandolo con un tacco: “Quello è stato un fatto non voluto, un incidente”, ha spiegato l’imputata, che ha anche chiarito di “non usare il termine ‘punizione’ neppure coi miei figli… Ho messo il bambino in un angolo, ma con il viso rivolto alla classe”.

Peccato che le immagini documentino come il piccolo fosse stato messo in castigo per più di un’ora con il volto rivolto invece al muro. Orlando ha invece spiegato che “quelle riprese nel video non sono sculacciate, ma pacche sul sedere per fare andare i bambini al loro posto”. Entrambe hanno ribadito che quella classe fosse composta da alunni particolarmente vivaci.

Sono sei in tutto i bambini che, con le loro famiglie, si sono costituiti parte civile nel processo e hanno chiesto un risarcimento per i danni patiti. Sono difesi, tra gli altri, dagli avvocati Filippo Gallina, Ugo Forello e Valerio D’Antoni. Alla prossima udienza, la parola passerà agli avvocati delle imputate.   
 

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