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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Cefalù

"Intascava i soldi dei biglietti del Parco": arrestato dipendente comunale a Cefalù

Peculato aggravato: con questa accusa un 55enne, bigliettaio del Parco La Rocca, è finito in manette. I carabinieri hanno accertato 279 episodi per un danno all’amministrazione comunale di oltre 2.500 euro

Intascava il ricavo dei biglietti: con questa pesante accusa i carabinieri hanno arrestato il cassiere del parco La Rocca di Cefalù per il reato di peculato aggravato. Si tratta di un dipendente comunale, Rosario Battaglia, 55 anni, incensurato. Già da tempo erano arrivate delle segnalazioni su anomalie nella gestione della biglietteria (il parco La Rocca fa parte dei siti di interesse comunitario della Sicilia in qualità di parco archeologico, storico e naturalistico). Così sono scattati i controlli dei carabinieri della compagnia di Cefalù, d’intesa con la Procura della Repubblica di Termini Imerese.

Il bigliettaio che rubava i soldi: le immagini che lo inchiodano

"Sono emersi episodi di peculato aggravato all'ordine del giorno commessi dal dipendente comunale - dicono dalle forze dell'ordine -. Battaglia aveva l’incarico di controllare e nel caso aiutare i turisti per pagare l’ingresso al parco de “La Rocca” tramite le macchinette automatiche che emettevano il ticket valido per l’accesso e per questo motivo l’amministrazione comunale aveva messo a sua disposizione delle somme di denaro in monete, per agevolare i turisti nel cambio di banconote".

Battaglia però - diversamente da quanto previsto - si faceva consegnare direttamente le somme dovute per l’ingresso al parco (circa 4 euro a persona) e in cambio non emetteva alcun titolo d’accesso. "Aveva un modus operandi ben collaudato - spiegano i carabinieri - tant’è che non aveva alcuna remora nel continuare a delinquere neppure dopo che alcuni turisti si imponevano pretendendo la prevista ricevuta, raggirandoli con la consegna dei biglietti già utilizzati dagli altri clienti che recuperava dai cestini del parco".

Così ieri i carabinieri, al termine di un lungo servizio di osservazione (grazie anche al determinante riscontro fornito da alcuni clienti) hanno bloccato il dipendente comunale che nel suo turno di servizio si era appropriato di 215 euro. I soldi - invece di finire nelle casse del Comune - erano finiti nelle tasche di Battaglia. Nel breve periodo in cui è stato monitorato, con telecamere nascoste all’interno e all’esterno della biglietteria, i carabinieri hanno accertato 279 episodi di peculato aggravato, per un danno all’amministrazione comunale di Cefalù di oltre 2.500 euro.

Battaglia, su disposizione del sostituto procuratore della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Termini Imerese, è stato accompagnato in carcere. A seguito dell’udienza di convalida, l’arresto è stato convalidato e il dipendente comunale è stato sottoposto agli arresti domiciliari.

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