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Cronaca Partanna-Mondello

Gioco pericoloso o manovra errata? I racconti sul dramma a Mondello

Paolo Baglione, 22 anni è morto ieri mattina in maniera tragica a largo delle acque palermitane. I racconti degli amici che erano con lui sono differenti dalle testimonianze dei bagnanti

Forse un gioco imprudente e pericoloso dietro la tragica morte nelle acque di Mondello di Paolo Baglione, 22 anni. Secondo l'Ansa due gommoni e un acqua scooter si inseguivano, facendo evoluzioni a poca distanza dalla costa, sotto gli occhi di decine di bagnanti. Poi un ragazzo che perde l'equilibrio cadendo in mare e le urla di chi assiste impotente cercando di richiamare l'attenzione su quella enorme macchia di sangue che si allarga sull'acqua. È morto così, il ragazzo palermitano maciullato dalle eliche del motore fuori bordo. Un incidente dovuto a una manovra errata, hanno raccontato gli amici della vittima che erano a bordo dei due gommoni.

Ma i testimoni che hanno assistito alla sciagura di ieri nel Golfo di Mondello, forniscono una ricostruzione diversa che lascia spazio all'ipotesi di un gioco tra ragazzi finito in tragedia. «A un certo punto ho visto i gommoni fermarsi all'improvviso - racconta Blasco Bongiorno all'Ansa, che si trovava con il suo windsurf a poca distanza dal luogo della disgrazia - e ho notato il corpo di un ragazzo che galleggiava con qualcosa attorno. Mi sono avvicinato e ho visto un'enorme chiazza di sangue. Ho subito cominciato a fare ampi gesti verso un elicottero della Guardia di Finanza che sorvolava la zona per segnalare quanto era accaduto». I bagnanti che erano a riva, nei pressi del circolo della Vela, hanno riferito che dopo alcuni momenti di panico gli occupanti del gommone hanno recuperato il corpo straziato del giovane e si sono subito diretti verso il porticciolo di Capo Gallo, dall'altra parte del Golfo, dove hanno trovato ad attenderli l'ambulanza. Ma i soccorsi si sono rivelati inutili.

La polizia e gli uomini della Guardia Costiera hanno interrogato a lungo in banchina i ragazzi che erano a bordo dei due gommoni per ricostruire con esattezza la dinamica dell'incidente. Ma la loro versione non coincide con quanto riferito dalle testimonianze dei bagnanti. Ne è convinto anche il consigliere comunale Rosario Filoramo, appassionato di nuoto, che afferma di avere assistito in diverse occasioni alle pericolose evoluzioni di quelli che definisce, senza mezzi termini, «pirati del mare». «Si assiste con frequenza a raid di motoscafi o delle pericolosissime moto d'acqua a pochissimi metri dai bagnanti inermi - afferma - bisogna impegnarsi nel reprimere questi fenomeni e restituire sicurezza a tutti gli amanti del mare».

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