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Cronaca

Palermo senz'acqua per le navi, Orlando contro la Regione: "Subito lo stato di calamità"

Dopo giorni di disservizi è intervenuto il Sindaco: "In altre regioni prelievi straordinari vietati per la siccità". L'Amap: "Abbiamo un accordo verbale con l'Ente porto: erogazione per massimo 10 ore al giorno. Studieremo dei correttivi"

Le navi da crociera ormeggiate al porto lasciano "senz’acqua" mezza e il Sindaco attacca la Regione che da nove mesi non dichiara lo stato di calamità naturale per la siccità. Dopo giorni di disservizi dovuti all’approvvigionamento di centinaia di migliaia di litri da parte dei colossi del mare ormeggati a Palermo e carichi di turisti, sulla vicenda è intervenuto Leoluca Orlando: "Si è determinato un calo di pressione per via del fatto che tutte le navi che incrociano i porti italiani svolgono tale operazione da noi in quanto le altre Regioni hanno dichiarato lo stato di calamità naturale per la siccità, vietando prelievi di questo tipo".

Mezza Palermo con un filo d'acqua

"E’ una situazione davvero straordinaria - dichiara Maria Prestigiacomo, presidente di Amap - che scarica sulla città di Palermo un peso notevolissimo, che grava su una situazione già di per sé indebolita dalla siccità. In questi mesi l'Amap ha messo in campo ogni possibile risorsa tecnica ed economica straordinaria per non far diminuire l'afflusso di acqua in città: dal nuovo allaccio di Scillato, alla riattivazione di tutti i pozzi, fino al più recente prelievo aggiuntivo da Rosamarina, ma è ovvio che non possiamo oggi reggere questo tipo di richieste eccezionali di tipo sostanzialmente industriale".

Anche Palermo ha la sua "casa dell'acqua"

Il problema, come spiegato dalla numero uno della società partecipata, è stato condizionato anche dal "momento storico" in cui versa la provincia palermitana. "Abbiamo meno acqua del solito. Registriamo una diminuzione dell’erogazione di 150 litri al secondo (da 2.700 a 2.650). Con l’Ente porto, che è il nostro cliente, abbiamo un accordo verbale secondo cui le navi possono approvvigionarsi dalle 8 alle 18. Essendoci le banchine piene l’Autorità portuale ha lasciato i ‘rubinetti’ aperti anche di notte, condizionando così la pressione dell’acqua. In settimana ci incontreremo con i vertici dell’Autorità portuale per stabilire dei correttivi".

Tra le soluzioni ipotizzate quella di concedere i "prelievi eccezionali" per periodi limitati (massimo 10 ore) e comunque non nell’orario di punta di erogazione, dandone comunicazione alle compagnie di navigazione. "Ad ogni modo - dichiara Prestigiacomo a PalermoToday - l’emergenza è praticamente rientrata. Ci sono dei problemi a Mondello che però sono dovuti ad alcuni lavori sulla rete idrica. Ma la pressione dell’acqua sta tornando alla normalità".

Da giorni, infatti, si registrano altri disservizi che per l'Amap sono imputabili "a urgenti e improrogabili interventi di manutenzione alla rete, nei circuiti di Partanna-Mondello, Mondello paese, Valdesi, Addaura, Vergine Maria ed Arenella". "Siamo di fronte ad un'altra conseguenza negativa, che si aggiunge alle tante già patite dai cittadini - conclude Orlando - della mancata inspiegabile dichiarazione di stato di calamità naturale che, dopo ormai 9 mesi di sostanziale siccità non è più rinviabile".

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