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Cronaca

Palermo Pride 2017: al via gli eventi prima della maxi parata in città

La manifestazione si terrà dal 17 giugno al 2 luglio, ma sarà preceduto da una lunga serie di appuntamenti. Si inizia con l'arrivo di Mina Welby e Beppino Englaro, protagonisti di un incontro sul fine-vita e l'accanimento terapeutico

Incontri, contest letterari, mostre e la tradizionale parata per le vie della città. C'è tutto questo nel Palermo Pride 2017. L'evento si terrà dal 17 giugno al 2 luglio, ma sarà preceduto da una lunga serie di iniziative già nelle prossime settimane.

A fine febbraio è prevista la prima occasione legate alla manifestazione, quando arriveranno a Palermo Mina Welby e Beppino Englaro che, grazie alle loro testimonianze, saranno protagonisti di un incontro che avrà come temi centrali il fine-vita, l'accanimento terapeutico e la salute. Nel merito del principio della piena capacità decisionale dell'individuo rispetto a se stesso, l'Unione atei e agnostici razionalisti propone anche per quest'anno la Cappella dello Sbattezzo, un luogo virtuale che nasce per sostenere le persone che desiderano rinunciare al sacramento del Battesimo e accompagnarle nel corso del processo di sbattezzo.

New Book Club ha pensato a un contest letterario legato al tema del Pride 2017: il Corpo tra politica, desideri, diritti e trasformazioni rielaborato e trasformato in narrativa. Oltre alla premiazione dei racconti migliori, vagliati da una giuria ancora da istituire, è prevista la pubblicazione della raccolta grazie a un editore locale.

Tra le idee proposte nel corso della prima assemblea organizzativa, anche un confronto sulle differenze circa la percezione e la visione della sessualità e del corpo tra persone eterosessuali e persone Lgbt, e iniziative tese a coinvolgere il mondo dell'Università. I rappresentanti degli studenti medi e universitari hanno dato pieno sostegno al Palermo Pride sottolineando oltretutto la necessità di affrontare tematiche di genere nei licei e in Ateneo per superare le difficoltà oggettive con cui ancora oggi si scontrano gli studenti.

In occasione dell'8 marzo, festa della donna, il Coordinamento aderirà alle manifestazioni contro la violenza di genere e che affronteranno i temi del genere, della sessualità e dell'autodeterminazione. Al centro di molte idee presentate da diverse associazioni i giovanissimi e le scuole: campagne di sensibilizzazione che affrontano i temi del sesso sicuro e della lotta al virus Hiv che si svolgeranno alla fine di quest'anno scolastico e nel corso del prossimo tra laboratori, indagini e ricerche. Il concetto di stereotipo verrà affrontato anche durante le settimane del Palermo Pride da un team di psicologhe che ha partecipato all'assemblea per proporre dei momenti di confronto dedicati agli adulti e ai bambini.

Durante la Settimana delle Culture (prevista per maggio) sono state pianificate delle occasioni in cui attraverso l'arte, performance, proiezioni di film e produzioni interdisciplinari si contribuirà alla campagna per la lotta al virus Hiv. Per il giorno di sabato 1 luglio, data della tradizionale parata, è stato proposto da Anarco Sakalash un flash mob che tra danza e recitazione indagherà sul tema della discriminazione. 

Il Coordinamento intende anche strutturare delle iniziative in occasione del G7 di Taormina, previsto per maggio. “Le scelte di Donald Trump e dei partecipanti al summit passano anche sui nostri corpi”, dice Daniela Tomasino, vicecoordinatrice del Direttivo. "Siamo molto contenti di essere riusciti a partire con questo largo anticipo e questa grande energia. È una ulteriore conferma - aggiunge - che il Pride appartiene sempre più a tutta la comunità. Ieri pomeriggio sia singoli che associazioni hanno collaborato attraverso molte proposte di iniziative da svolgere prima, durante e dopo il Pride e dedicate al tema scelto: il corpo. Un argomento che temevamo potesse risultare non chiaro per via della sua trasversalità ma che invece è stato ben compreso. In relazione ai fondi e ai contributi, è vero: la politica locale si mostra sempre entusiasta nello spirito di partecipazione ma, malgrado sia ormai dimostrato quanto il Pride attiri turismo, i finanziamenti non sono mai una certezza anzi, spesso i nostri politici fanno orecchie da mercante”.

“Il Pride vive di autofinanziamento e del poco aiuto che le Istituzioni possono offrire, visto che non tutte le attività sono soggette a finanziamenti pubblici – spiega Luigi Carollo, membro del Direttivo - anche quest'anno, come sempre, abbiamo bisogno del sostegno dei cittadini”. A breve infatti partiranno diverse campagne di raccolta fondi: sta per essere lanciata una campagna di crowdfunding su una piattaforma online internazionale e ha preso il via l'organizzazione di una rassegna di eventi che coinvolgerà diversi attori del sistema culturale, musicale e della comunicazione il cui ricavato sarà incassato, in percentuale o interamente, dal Coordinamento per finanziare le attività del Palermo Pride.

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