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Cronaca

"Togliti la maglia del Milan", poi l'aggressione: Daspo per tre fratelli palermitani

Tafferugli dopo il gol partita di Lapadula in Curva Sud: uno dei tifosi di casa ha strappato la sciarpa dal collo di un "rivale". A far scattare il provvedimento l'intervento della Digos e le immagini di videosorveglianza

Reagiscono "violentemente" al gol del Milan, scatenano tafferugli in curva e per loro scatta il Daspo. Nel mirino tre fratelli, tifosi del Palermo. I fatti si riferiscono alla partita disputata lo scorso novembre. Oggi il questore di Palermo, Guido Nicolò Longo, ha emesso tre provvedimenti di Daspo, ovvero: divieto di assistere a manifestazioni sportive. I tre sono ritenuti "responsabili di condotte violente e pregiudizievoli per l’ordine e la sicurezza pubblica in occasione di competizioni sportive". E' successo nell’anello inferiore della curva sud del Barbera. In seguito al gol di Lapadula - quello del 2-1 per i rossoneri - i poliziotti della Digos hanno notato dei tafferugli, provocati dalla reazione di alcuni tifosi palermitani nei confronti dei supporters milanisti in "gabbia".

I tre tifosi palermitani - secondo quanto hanno ricostruito dalla questura - avrebbero cercato lo scontro, intimando ad alcuni milanisti di togliersi la maglia rossonera. Durante gli scontri uno dei fratelli è riuscito a strappare, con forza, dal collo del tifoso ‘rivale’, la sciarpa del Milan. Grazie alla visualizzazione delle immagini del sistema di videosorveglianza interno all’impianto la polizia è riuscita a identificare i palermitani. Il Daspo è stato emesso per C.Q., 23 anni, A.Q. (28) e S.Q. (31).

I tre fratelli sono stati deferiti per il reato di violenza privata, mentre il più piccolo è stato deferito anche per il reato di rapina. Per il ventitreenne e il ventottenne è scattato il divieto per la durata di tre anni "di accesso agli impianti sportivi dove si disputino incontri calcistici di qualsiasi società sportiva e di qualsiasi livello agonistico in ambito nazionale ed in ambito internazionale limitatamente agli incontri disputati all’estero dal Palermo e dalla Nazionale Italiana", nonché il divieto di "partecipare a tutte le competizioni ufficiali della Lega Calcio, agli incontri a carattere amichevole  e  quelli organizzati per finalità benefiche". Il divieto è esteso, per lo stesso arco temporale, alle stazioni ferroviarie, caselli autostradali, scali aerei, autogrill ed in tutti gli altri luoghi interessati alla sosta, al transito ed al trasporto di coloro che partecipano o assistono alle competizioni. 

Inoltre, i due fratelli dovranno comparire personalmente negli uffici dei commissariati di polizia di appartenenza, nei giorni in cui gioca il Palermo in casa (mezz’ora prima dell’inizio e mezz’ora prima della fine degli stessi e solo nell’intervallo tra il primo e il secondo tempo quando il Palermo è impegnato in trasferta). Per il fratello più grande (il trentunenne) - già sottoposto al Daspo nel 2007 dal Questore di Genova - è stato invece imposto il divieto per cinque anni.

Infine, per i disordini avvenuti lo scorso 22 dicembre durante Palermo-Pescara, è scattato il Daspo anche per un trentottenne palermitano (R.A. le iniziali). Durante la partita - dicono dalla polizia - ha acceso diversi fumogeni "mettendo a grave rischio la propria incolumità e quella degli altri". Il tifoso - che si trovava in Curva Nord - è stato identificato a seguito di un’attività d’indagine condotta dalla Digos. Per lui è scattato il Daspo per la durata di due anni.

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