Impennata delle allergie, un congresso e un seminario per studiare le contromisure
Al via Palermo Allergy Forum 2014. "Entro il 2020 in Sicilia, come nel resto del mondo occidentale, un bambino su due soffrirà di allergie"
Entro il 2020 in Sicilia, come nel resto del mondo occidentale, un bambino su due soffrirà di allergie. Inquinamento, stile di vita e abitudini alimentari sono la causa dell'impennata di riniti allergiche, asma bronchiali, dermatiti atopiche e da contatto, shock anafilattici.
Un tema che coinvolge le famiglie siciliane e di cui si discute domani e sabato - 4 e 5 aprile - nel corso del Palermo Allergy Forum 2014, in programma all'Hotel Splendid La Torre di via Piano Gallo, a Palermo. Un congresso e un seminario di studi per coinvolgere medici, infermieri e pazienti in un percorso di approfondimento delle tematiche atopiche e respiratorie, con l'obiettivo di contribuire a ridurre il distacco tra linee guida e pratica clinica, tra ospedale e territorio, medico e paziente.
L'evento è organizzato da Giuseppe Valenti, specialista allergologo e pneumologo, in collaborazione con l'AAITO, l'Associazione Allergologi ed Immunologi Territoriali ed Ospedalieri, della Sicilia. La cifra di quanto stia accadendo ai nostri bambini si ottiene dal confronto con i migranti. In molti Paesi d'origine le allergie sono rare ma, arrivati in Italia e in Sicilia, gli immigrati incontrano nuovi allergeni, e in più l'inquinamento e lo stile di vita occidentale facilitano la sensibilizzazione. E così, i bimbi migranti che soffrono meno di asma rispetto ai piccoli italiani diventano sempre più allergici man mano che aumenta la loro permanenza in Sicilia.
Oggi i bambini, ma anche i ragazzi, vivono una vita più "sterile": passano la maggior parte del tempo al chiuso e la loro flora batterica intestinale è cambiata per le modificazioni nella dieta. Risultato: il sistema immunitario "impazzisce" più facilmente. Cosa fare? Innanzitutto, servono misure come la limitazione del traffico privato nelle città e l'espansione del verde pubblico. In questo contesto lo pneumologo, l'allergologo e le associazioni dei pazienti possono svolgere un ruolo importante anche sociale nella sensibilizzazione educazionale alla prevenzione ambientale.