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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Palermo avrà un memoriale-laboratorio della lotta alla mafia, il Comune destina Palazzo Gulì

Sarà gestito dal Centro Impastato. Tra i partner anche la Rai e la Banca Popolare Etica. Il sindaco Orlando: "Un luogo dove ricostruire le vicende del movimento antimafia e dove tenere alta la coscienza civile sul bisogno di legalità e giustizia"

A Palazzo Gulì nascerà il No Mafia memorial, uno spazio educativo, di informazione e comunicazione, di documentazione e studio, capace di far riflettere sul tema. A tal fine il Comune ha destinato al progetto del Centro Impastato, che vede tra i partner anche la Rai e la Banca Popolare Etica, alcuni spazi.

“Finalmente si apre la fase operativa per la realizzazione del Memoriale – afferma il Presidente del Centro Impastato Umberto Santino – Avvieremo subito una campagna di informazione e sensibilizzazione che coinvolga istituzioni, associazioni, cittadini che vogliono dare il loro contributo alla creazione di un luogo che rispecchi la volontà della comunità di liberarsi da una tirannia che ha sconvolto la nostra vita. È un'impresa ambiziosa, una sfida culturale e civile, che richiede l'impegno di ciascuno, il reperimento di risorse adeguate, una progettazione corale". 

Il Centro Impastato, che ha promosso il progetto, ha già creato un gruppo di lavoro formato da soci e collaboratori, tutti professionalmente qualificati e tutti volontari, ma vuole anche stimolare tutte le altre energie disponibili per una impresa collettiva. "Abbiamo già avanzato una richiesta di sostegno alla Fondazione con il Sud", continua Santino.

Palazzo Gulì si trova accanto al Museo regionale di arte moderna e Contemporanea di Palazzo Belmonte Riso e in prossimità di altri musei e importanti istituzioni quali municipio, università, biblioteche pubbliche, curia arcivescovile, all’interno dell’itinerario arabo normanno recentemente iscritto nella lista del patrimonio Unesco, di cui ospita il visitor center.

"L'impegno della memoria - afferma il sindaco Leoluca Orlando - e la necessità assoluta di non dimenticare impongono a tutti di creare a Palermo, la città che più di tutte ha pagato un prezzo altissimo nella lotta alla criminalità mafiosa un luogo dove si possano ricostruire le vicende del movimento antimafia e si possa tenere alta la coscienza civile sul bisogno di legalità e giustizia" 

Il percorso storico sarà rappresentato avvalendosi della letteratura più qualificata e delle ricerche del Centro che, per la definizione dei contenuti da presentare al pubblico, affiancherà al suo gruppo di lavoro un gruppo di consulenza formato da giornalisti specializzati del quale fanno parte Lirio Abbate, Nino Amadore, Riccardo Arena, Rino Cascio, Salvatore Cusimano, Enrico Del Mercato, Dino Paternostro e Bianca Stancanelli.

L’idea di creare un Memoriale-laboratorio della lotta alla mafia viene lanciata per la prima volta nel giugno del 2005 con il documento “La memoria e il progetto. Per la creazione di un Memoriale- Laboratorio della lotta alla mafia” che ne indica le linee-guida e raccoglie numerose e qualificate adesioni, a livello locale, nazionale e internazionale. Nel 2015 l’Amministrazione adotta il progetto del Centro Impastato indicando come sede delle attività proprio Palazzo Gulì, la cui destinazione oggi viene definitivamente perfezionata.

Per raccogliere le risorse finanziarie necessarie alla realizzazione del Memoriale è già attivo nella filiale di Palermo di Banca Popolare Etica il conto corrente dedicato in via esclusiva e identificato dal codice Iban IT26 E050 1804 6000 0000 0232 761. Sulla trasparenza delle adesioni e dell’utilizzo dei fondi vigilerà un Comitato di Garanti composto da Enzo Campo, Francesco Giambrone, Francesco La Licata, Simona Mafai e Daniele Marannano.

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