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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Policlinico senza direttore generale, Micari: "Ingiustificabili ritardi della Regione su nomina"

Con una lettera dai toni formali e pacati ma altrettanto diretti e risentiti, il rettore Micari evidenzia all'assessore Razza "la forte preoccupazione per il vuoto oramai cristallizzato nella governance aziendale"

La mancata nomina del direttore generale del Policlinico al centro di una lettera, dai toni formali e pacati ma altrettanto diretti e risentiti, che il rettore dell’Università Fabrizio Micari ha inviato all’assessore regionale alla Salute Ruggero Razza. Micari evidenzia "ancora una volta la forte preoccupazione per il vuoto oramai cristallizzato nella governance del Policlinico".

"Come segnalato già sul finire dello scorso anno – scrive Micari ricostruendo la vicenda - con le dimissioni di Carlo Picco dall’incarico di direttore generale, il Policlinico universitario di Palermo è privo del massimo organo di vertice della governance aziendale dal 19 dicembre 2019. La situazione è divenuta pressoché insostenibile quando anche Fabrizio di Bella, direttore amministrativo dell’azienda, cui il direttore generale uscente aveva delegato le sue funzioni, è decaduto dall’incarico per intervenuta scadenza dello stesso. Ciò avveniva in data 29 febbraio 2020, un mese dopo l’intervenuto stato di emergenza nazionale dichiarato dalla presidenza del Consiglio dei ministri".

Il rettore sottolinea la "funzione strategica che il nosocomio ha svolto e svolge nel drammatico contesto determinato dall’emergenza sanitaria" e rilancia: "Spiace dovere constatare che tale funzione sia stata svolta da un’Azienda acefala, la cui gestione è stata nei fatti affidata al direttore sanitario pro – tempore coadiuvato, giusta delega conferita dal direttore sanitario medesimo, dal direttore del Dipartimento di Emergenza-urgenza, Giarratano, per il coordinamento delle attività inerenti la criticità legata all’emergenza epidemiologica".

Per Micari l'avvio della "fase due", con la necessità di riavviare le prestazioni assistenziali “ordinarie”, a maggior ragione "richiede un assetto stabile e completo degli organi di governo aziendali". Il rettore definisce "assolutamente ingiustificabile" la scelta dell’amministrazione regionale di non procedere alla nomina del direttore generale "nonostante il raggiungimento dell’intesa, prevista dalla normativa vigente e dal Protocollo d’Intesa stipulato tra Regione e Università il 4 febbraio 2020, su Gaetano Sirna, proposto dalla Regione in data 28 febbraio 2020 e condiviso dall’Università di Palermo il 3 marzo 2020". "Dispiace peraltro - rintuzza Micari - che alle ripetute note inviate in tal senso da questa amministrazione, l’ultima in data 24 marzo, sia corrisposto un assordante silenzio da parte dell’assessorato, segno evidente della mancanza di rispetto istituzionale. L’accorata necessità di scongiurare la paralisi dell’azienda è stata più volte manifestata anche dalle organizzazioni sindacali, anch’esse private dell’interlocutore istituzionale a causa della prolungata ed ingiustificabile inerzia dell’amministrazione regionale, e alle quali questo ateneo, suo malgrado, non ha potuto fornire alcuna soluzione alternativa non annoverando tra le attribuzioni proprie poteri sostitutivi in materia. Non resta quindi che ricordare – conclude il rettore - i rilevanti profili di responsabilità dei soggetti coinvolti in questa annosa vicenda nei confronti della popolazione cittadina e della Sicilia occidentale, fare appello ad un auspicabile ritrovato senso delle istituzioni e ribadire con forza, in ragione dell’urgenza dettata dalle circostanze sin qui rappresentate, l’esigenza indifferibile di procedere alla suddetta nomina attraverso la definizione dell’iter procedurale di esclusivo appannaggio regionale":

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