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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

"A Oncoematologia pediatrica del Civico qualità dell'assistenza a rischio"

La denuncia è dell'Aslti, l’associazione siciliana lotta alle leucemie e ai tumori dell’infanzia, che ha inviato una lettera inviata al direttore generale Giovanni Migliore indicando possibili soluzioni per il trasferimento dell'unità operativa

"A rischio l’assistenza sanitaria di qualità per i pazienti nell’unità operativa di Oncoematologia pediatrica del Civico". A denunciarlo sono i vertici dell’Aslti, l’associazione siciliana lotta alle leucemie e ai tumori dell’infanzia che, da oltre vent’anni, opera all’intero del reparto rappresentando le istanze di centinaia di famiglie dei piccoli in cura. 

"L’Unità operativa sta per essere trasferita dalla direzione generale dell’Arnas Civico al secondo piano del padiglione 17C, trasferimento che  - affermano dall’Aslti -  comporta uno stravolgimento dell’organizzazione del reparto e di spazi essenziali per una buona e umana qualità delle cure, fra questi la ludoteca, un’area di gioco e di relax nelle lunghe ore di terapie accanto, per ora, al day hospital, e dell’aula dedicata da anni alla scuola in ospedale”.

Due gli istituti che garantiscono l’istruzione in corsia dalla materna alle superiori: Benedetto Croce e il circolo Nuccio e Verga. Le perplessità dell’Aslti, condivise dall’altra associazione che presta assistenza in ospedale, Spia onlus, sono state esposte in una lettera inviata al direttore generale del Civico, Giovanni Migliore, indicando anche le possibile soluzioni.

“Riteniamo essenziale che il day hospital conservi spazi adeguati - afferma Giuseppe Lentini, presidente di Aslti - per potere proseguire quei servizi di accoglienza e cura delle persona irrinunciabili in un moderno approccio assistenziale in Oncoematologia pediatrica, comprimerlo accanto al reparto e separarlo dalla ludoteca segnerebbe un arretramento dell’assistenza offerta dall’associazione e dell’umanizzazione delle cure, rischiando di fare retrocedere l’unità operativa di decenni con il conseguente rischio di rendere attuali e imprescindibili i 'viaggi della speranza' che credevamo di avere debellato”.

L’Aslti propone nella nota inviata alla direzione generale di “mantenere il day hospital al pianterreno, trasferendo gli ambulatori dell’Urologia al terzo piano. Gli spazi liberi diventerebbero così operativi per le attività assistenziali  garantendo una maggiore vivibilità per i bimbi e per le loro famiglie e, al contempo, eviterebbero la promiscuità con i pazienti di Urologia”. 

Secondo l'associazione ci sono anche "altri disservizi provocati dal trasferimento, previsto a novembre: le stanze diventerebbero 'doppie' e con una climatizzazione non più centralizzata ma assicurata da pompe di calore, l’utenza del Dh non avrebbe più a disposizione un bagno di servizio al piano, non ci sarebbe una sala d’attesa ma solo un pianerottolo dove aspettare la conclusione delle terapie, la stanza del medico di guardia, infine, sarebbe spostata dal reparto al terzo piano". L’Aslti, in attesa di essere convocata dalla direzione generale, annuncia che "in assenza di risposte, è pronta a scendere in piazza insieme alle famiglie dei pazienti per un’assemblea aperta alla città".  
 

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