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Cronaca

Bancarelle in centro, polemiche su ordinanza: "Anche gli ambulanti devono lavorare"

Una riunione organizzata dalla Consulta delle Culture per affrontare le limitazioni al commercio in centro stabilite dal Sindaco. Caracausi (Idv): "Si individui un'area per il mercato etnico. Questa amministrazione fa solo annunci"

Il presidente della commissione Attività produttive del Comune, Paolo Caracausi (Idv), ha partecipato ieri a una riunione organizzata dalla Consulta delle Culture per affrontare le limitazioni al commercio su aree pubbliche in seguito all'ordinanza del sindaco. All'incontro, oltre che ai componenti della Consulta, erano presenti il vicesindaco Emilio Arcuri, il vicecomandante della polizia municipale Luigi Galatioto e una nutrita rappresentanza di ambulanti che hanno lamentato i limiti e le difficoltà dell'ordinanza, peraltro sconosciuta alla maggior parte di loro.

"A gran voce è stata chiesta la revoca o sospensione dell'ordinanza in attesa di una modifica che possa individuare nuove aree e la possibilità di operare almeno nelle ore serali anche nelle vie al momento vietate - dice Caracausi - da parte di tutti è stato ribadito che è giusto che si salvaguardino i commercianti, ma anche gli ambulanti hanno il diritto al lavoro. Questa amministrazione ha fatto solo annunci sulla Carta di Palermo e sull'abolizione del permesso di soggiorno, salvo poi punire i venditori ambulanti".

"Da anni - continua Caracausi caracausi (idv): “bene l’apertura delle sezioni alla pertini” (nella foto a destra) - si chiede di riattivare i vespasiani siti in città con proposte pervenute all'amministrazione da parte dei privati, ma ad oggi nulla è stato fatto e l'assessorato al Patrimonio li tiene chiusi malgrado l'impegno che sarebbero stati riaperti appena definita la vicenda Gesip. Il presidente della Consulta ha riferito di avere contestato il sindaco domenica, appena saputo dell'ordinanza, e ha chiesto una soluzione immediata anche in previsione del Ramadan. Arcuri, a conclusione dei lavori, ha dichiarato che questa ordinanza non è contro gli ambulanti extracomunitari e che una città deve avere regole e che queste devono essere rispettati da tutti. Ritengo - conclude - che bisogna individuare un'area per il mercato etnico e nuove aree oltre a quelle previste nell'ordinanza e bisogna rispettare l'ordinanza del 2013, sospendendo la nuova".

"Noi della consulta - aggiunge Adham Darawsha, presidente della Consulta delle Culture - abbiamo chiesto l'immediata sospensione e di rivedere l'intera ordinanza, che reputiamo sia sbagliata. Intanto il vicesindaco ha ammesso che l'ordinanza ha vari aspetti che devono essere rivisti. Giovedì prossimo ci sarà un altro incontro al quale l'amministrazione sarà presente e dovrà fornire risposte concrete. Soprattutto sulle cosiddette "zone alternative" con la possibilità di aumentarle, sulla loro "animazione" in modo che diventino più attrattive. Sulla informazione la "segnaletica" riguardo le zone dove vige il divieto assoluto. Sulla possibilità - conclude - di consentire il commercio di queste zone di notte a negozi ormai chiusi".

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