Foro Italico, entra in un cantiere per rubare ferro e prende operaio a sprangate
Sfortunato protagonista della vicenda è un dipendente della Sikelia costruzioni, Giovanni Lo Giudice, di 46 anni, che è stato aggredito in una delle sedi del cantiere del collettore fognario: "Sono stato preso a calci e pugni"
Un operaio edile, dipendente della Sikelia costruzioni spa, Giovanni Lo Giudice, di 46 anni, è stato aggredito in una delle sedi del cantiere del collettore fognario, il deposito del Foro Italico, da un individuo che, non scorgendo nessuno al lavoro, si è introdotto nella zona recintata con la sua moto ape per razziare materiale ferroso in uso al cantiere. Lo Giudice, delegato della Fillea Cgil, in quel momento era solo e stava sistemando il materiale dentro un container. Ha cercato di fermare il ladro ma l’uomo l’ha preso a calci e a pugni e poi l'ha colpito con una spranga di ferro. E' successo nei giorno scorsi ma la notizia è venuta fuori solo oggi.
Lo Giudice è caduto sbattendo la testa. E ora racconta: “Stavo conservando del materiale in deposito quando da lontano ho visto quest’uomo, col suo lapino, che stava iniziando a trafugare dei pezzi di ferro. Mi sono avvicinato e ho cercato di spiegare che non poteva portare del ferro senza l’autorizzazione e che io non avrei potuto autorizzarlo in quanto non ero il responsabile del cantiere e che mi avrebbero licenziato. A quel punto mi ha detto: 'Voltati dall’altro lato e fai finta di non vedere'. Io gli ho risposto di accomodarsi fuori. E gli ho ripetuto che non poteva portare fuori da lì materiale che serviva al cantiere, come stava facendo. A quel punto mi ha dato del cornuto e sbirro, mi ha afferrato la faccia graffiandomi a sangue. Era possente. Mi ha sferrato calci e pugni e poi mi ha colpito con un picchetto di ferro sulla schiena e sono caduto sbattendo la testa. Deve essere scappato subito perché qualche secondo dopo sono riuscito a sentire una macchina fuori che frenava e gente che urlava”.
Giovanni Lo Giudice è riuscito ad alzarsi da solo e a chiamare aiuto. Ha ricevuto un primo soccorso dentro gli uffici della Sikelia dagli addetti dell’impresa. Poi i colleghi l’hanno accompagnato al pronto soccorso di Partinico, il suo paese, dove ha fatto la Tac ed è stato medicato, riportando diverse escoriazioni e una contusione a un piede. L’episodio è stato denunciato ai carabinieri. “Chiediamo maggior sicurezza nei cantieri di lavoro e l’introduzione della videosorveglianza. La crisi spinge anche a questo, a non avere nessuna esitazione a rubare in pieno giorno e ad affrontare l’ostacolo che si para davanti a viso aperto - dichiarano il segretario della Fillea Cgil di Palermo Francesco Piastra e Totò Bono, della segreteria della Fillea di Palermo, che esprimono la solidarietà all’operaio ferito -. Ci deve essere più attenzione da parte delle ditte per la salvaguardia dei lavoratori, a partire dal garantire adeguate misure di prevenzione e di tutela delle normative sulla sicurezza. I cantieri edili sono storicamente luoghi molto pericolosi, l’attenzione deve essere sempre alta e costante”.