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Cronaca Noce / Via Dante

Protesta degli operai Fiat a Palermo Cessa l'assedio in via Dante

Circa 400 lavoratori hanno presidiato Villa Malfitano dov'era in corso un convegno nell'ambito della festa per i 66 anni dell'Autonomia siciliana. Polizia e carabinieri in assetto antisommossa. Convegnisti in "ostaggio"

Tensione tra operai della Fiat e delle ditte dell'indotto e forze dell'ordine davanti al cancello di Villa Malfitano in via Dante, dove è in corso un convegno organizzato dalla Presidenza della Regione siciliana nell'ambito della festa per i 66 anni dell'Autonomia. I lavoratori, giunti da Termini a Palermo a bordo di pullman, hanno provato a entrare all'interno della villa per raggiungere l'edificio dove sono in corso i lavori. Polizia e carabinieri si sono schierati in assetto antisommossa davanti al cancello, impedendo l'ingresso. Al momento stanno bloccando il traffico in via Dante.  “E’ una vergogna, altro che festa della Regione siciliana, i politici si devono vergognare”, hanno urlato gli operai.

Protesta operai Fiat in via Dante Foto Campolo/PalermoToday

ORE 15. Dopo la riunione con l'assessore regionale all'Economia Gaetano Armao, gli operai dell'ex stabilimento Fiat di Termini Imerese hanno rimosso il presidio e si sono radunati in assemblea davanti villa Malfitano, dove i rappresentanti dei lavoratori hanno riferito i contenuti della riunione. Domani le tute blu torneranno a riunirsi in piazza Duomo a Termini Imerese, alle 10.30, per decidere come proseguire la protesta. "E' chiaro che questa riunione ha evidenziato che la situazione è complicata, arrivano notizie pesanti da Roma - dice Roberto Mastrosimone della Fiom - e rischia di crollare anche l'accordo firmato a dicembre serve coesione". "Andremo avanti con azioni di lotta - aggiunge il segretario provinciale della Uilm Vincenzo Comella - perchè su Termini Imerese i riflettori devono restare accesi fino a quando non avremo una soluzione".

IN MATTINATA. Convegnisti sono in "ostaggio". I manifestanti stanno assediando i cancelli di villa Malfitano, chiuso dalla polizia per impedire agli operai di potere raggiungere così l'edificio dove la Regione siciliana ha organizzato il convegno per la festa dei 66 anni dell'autonomia statutaria. Tra Forze dell'ordine e delegati sindacali sono in corso trattative: lo scopo della polizia è di liberare l'uscita per consentire ai convegnisti, tra cui giuristi, avvocati, rappresentanti delle istituzioni e docenti universitari, di lasciare la struttura. Gli operai però non mollano, prima di allentare il presidio vogliono incontrare rappresentanti del governo della Regione.

Per cassintegrati, esodati e interinali si tratta dell'ennesima iniziativa di protesta. Dopo aver occupato gli uffici della Serit, la società di riscossione dei tributi della Sicilia, dell'Agenzia delle entrate, e i locali delle banche Unicredit ed Intesa Sanpaolo, a Termini, le tute blu hanno deciso di spostare il teatro della protesta nel capoluogo siciliano. Quattro pullman sono partiti questa mattina da Termini alla volta di Palermo. Circa 400 lavoratori si trovano davanti a Villa Malfitano. "La crisi continua a peggiorare, mancano impegno e l'applicazione degli accordi - ha detto il segretario provinciale della Uilm, Vincenzo Comella - e siamo oggi qui per chiedere che il governo regionale faccia pressioni sui ministeri dello Sviluppo economico e del Lavoro per dare risposte sul processo di reindustrializzazione ed esodati".



 

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