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Cronaca Zen / Via Gino Zappa

Omicidio Mazzè allo Zen, svolta nelle indagini: scatta un secondo fermo

Il pregiudicato di 46 anni è stato freddato domenica in via Gino Zappa. In carcere era già finito Fabio Chianchiano, accusato del tentato omicidio di un amico della vittima. Ora l'accusa è stata riformulata per entrambi gli indagati

Svolta nelle indagini sull'omicidio di Franco Mazzè, il pregiudicato di 46 anni freddato domenica mattina allo Zen. La polizia ha fermato un uomo - Stefano Biondo - contestandogli l'accusa di omicidio.

Si tratta della seconda persona fermata. A poche ore dalla morte del pregiudicato, infatti, gli agenti avevano fatto scattare le manette ai polsi di Fabio Chianchiano, accusato del tentato omicidio di un amico della vittima, avvenuto subito dopo il delitto Mazzè. Ora anche per lui l'accusa è stata cambiata in omicidio. Secondo gli inquirenti Chianchiano avrebbe ucciso Mazzè insieme al nuovo fermato, Biondo. Questa mattina intanto sono stati i celebrati i funerali della vittima, ai Rotoli, senza messa solenne e corteo, su disposizione del questore.

L'esame autoptico eseguito ieri sera all'istituto di Medicina legale del Policlinico sul corpo di Mazzè ha stabilito che l'uomo è stato raggiunto da tre proiettili alla nuca (LEGGI I RETROSCENA). Mazzè si trovava in via Gino Zappa quando è stato avvicinato da due killer, che si sono dileguati subito dopo nel silenzio generale nonostante fosse pieno giorno e ci fossero diversi testimoni.

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