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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Falsomiele / Via Falsomiele, 138

Ex militare ucciso nel sonno da moglie e figli, "Accoltellato con lame da macellai"

Pietro Ferrera, 45 anni, è stato raggiunto da diversi fendenti mentre era nel suo letto, nella casa di via Falsomiele dove viveva con la famiglia. La donna e i due figli maggiori della coppia hanno confessato. Il capo della mobile: "Gesto cruento, dobbiamo capire i motivi di questa follia collettiva"

Un delitto "cruento", una "follia collettiva" le cui cause sono ancora tutte da chiarire. Così Rodolfo Ruperti, capo della Squadra mobile, descrive quanto accaduto la notte scorsa nell'abitazione di via Falsomiele 138 dove un ex militare, il 45enne Pietro Ferrera, è stato ucciso nel sonno. L'uomo è stato freddato con circa venti coltellate inferte dalla moglie e due figli. I tre - Salvatrice Spataro di 45 anni e Mario e Vittorio Ferrera, di 20 e 21 anni - hanno confessato. La coppia ha anche altri due figli, minorenni, che hanno passato la notte da alcuni parenti e non erano in casa quando è stato compiuto il delitto.

Ex militare ucciso a coltellate mentre dorme, arrestati moglie e 2 figli

A dare l'allarme è stata proprio Salvatrice Spataro, che ha chiamato il 118 e si è autodenunciata: "Venite subito... ho colpito con diverse coltellate mio marito". Con il 118, che ha solo potuto constatare il decesso, è arrivata anche la polizia. 

Ruperti: "Una follia collettiva" | Video

"Ci siamo subito resi conto - dice Ruperti - che a partecipare all'omicidio erano state più persone. E i tre hanno poi confessato. L'uomo è stato ucciso dalle coltellate della moglie, a cui poi si sono aggiunte quelle dei figli. La signora ha usato un grosso coltello da cucina, i ragazzi invece dei coltelli che servono per aprire gli animali. In passato lavoravano in una macelleria. E' un fatto grave, molto cruento".

L'uscita degli arrestati dalla Questura | Video

"Quando siamo arrivati nell'abitazione - prosegue Ruperti - la scena del delitto parlava. Poi abbiamo raccolto le confessioni della donna e dei due figli e sequestrato i coltelli. Tutti e tre, inoltre, avevano addosso ancora tracce di sangue. Le indagini proseguono per capire fino in fondo le ragioni che sono alla base di questa 'follia' omicida collettiva. La donna non ha tentato di coprire i figli".

Via Falsomiele, uccide il marito a coltellate e poi chiama il 118: "Venite subito"

La donna e i figli hanno raccontato di un "uomo violento" e di "maltrattamenti che andavano avanti da anni". Un particolare su cui si concentrano le indagini "perché - spiega Ruperti - in passato non c'era mai stata nessuna denuncia. Non c'è traccia di interventi da parte delle volanti né di sanitari dei pronto soccorso cittadini. Anche questo ci è apparso un po' strano. Ieri mattina, però, uno dei due figli maggiori della coppia aveva preso un contatto con ufficiali di polizia giudiziaria e la madre oggi avrebbe dovuto formalizzare la denuncia per questi maltrattamenti contro il marito".

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I figli più piccoli della coppia al momento dell'omicidio non erano in casa, un particolare che potrebbe far pensare a un piano premeditato. Ma su questo gli investigatori non si sbilanciano.

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